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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il blitz / Catania

Mafia: affari e musica a Catania, sigilli a casa discografica

Operazione contro lo storico clan attivo nel quartiere Picanello: 15 arresti e beni sequestrati pari ad un milione di euro

Blitz anti-mafia tra Catania e Vicenza. I carabinieri del comando provinciale di Catania, supportati dai reparti specializzati dell’Arma, hanno arrestato 15 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di associazione di tipo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, riciclaggio, autoriciclaggio, trasferimento fraudolento di valori e procurata inosservanza di pena, con l’aggravante di aver agito al fine di agevolare la famiglia di Cosa Nostra catanese “Santapaola Ercolano – gruppo di Picanello”. L'ordinanza di custodia cautelare, è stata emessa dal Gip del Tribunale di Catania.

L'Operazione Picaneddu a Catania

L’indagine, denominata “Picaneddu”, ha consentito di definire la struttura, individuando il capo, gli organizzatori e i ruoli degli affiliati al citato gruppo, attivo nell’omonimo quartiere catanese e ritenuto storica “roccaforte” della famiglia Santapaola. In particolare, è emerso come l’organizzazione garantisse gli “stipendi” agli affiliati attraverso la gestione di una “cassa comune” alimentata dai proventi derivanti da estorsioni, attività di “recupero crediti”, traffico di stupefacenti e case da gioco clandestine.

Sequestrata casa discografica neomelodica

Nell'ambito dell'operazione sono stati inoltre sequestrati beni per oltre 1 milione di euro, tra i quali anche una società, etichetta discografica di noti cantanti neomelodici. L’operazione eseguita stamattina dai carabinieri di Catania ha inoltre messo in luce il comportamento di due imprenditori, indagati a vario titolo per concorso esterno in associazione mafiosa, riciclaggio e trasferimento fraudolento di valori, i quali si prestavano a custodire il patrimonio accumulato dai mafiosi, in modo da ostacolarne l’identificazione della provenienza e sottrarlo ad eventuali misure di prevenzione patrimoniali. I carabinieri, al termine di approfonditi accertamenti patrimoniali, hanno proceduto al sequestro preventivo di beni per un valore complessivo di 1 milione di euro, costituiti, tra l’altro, dalla casa discografica “Q Factor Records s.a.s.”, intestata ad uno dei figli del boss e utilizzata da noti cantanti neomelodici.

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