rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Agrigento

Mafiosi, ladri e usurai con il reddito di cittadinanza

Due operazioni della Finanza ad Agrigento e a Pescara fanno emergere un vasto sottobosco di percettori indebiti del sussidio simbolo di questa legislatura: così non va

Mafiosi, ladri e usurai che ogni mese percepivano il reddito di cittadinanza: succede anche questo. E' allarmante il quadro che emerge da due distinte indagini al Centro e al Sud.

I mafiosi con il reddito di cittadinanza ad Agrigento

Undici social card gialle di altrettanti cittadini agrigentini ritenuti illegittimi percettori del sussidio simbolo di questa legislatura sono state sequestrate. L'indagine è stata condotta dalla Guardia di finanza, su delega del procurarore capo Luigi Patronaggio e del sostituto Gloria Andreoli. 

Che cosa hanno scoperto? Gli inquirenti hanno accertato che gli indagati, tutti con precedenti per reati legati alla criminalità organizzata di tipo mafioso e colpiti da misure cautelari personali, avevano fatto domanda per ottenere il reddito di cittadinanza. Ottenendolo. Oltre alla denuncia, tutte queste persone sono state segnalate all'Inps, che ha fornito una preziosa collaborazione, per la revoca dell'erogazione del contributo illecitamente riscosso. Secondo una prima stima, il danno già accertato per le casse pubbliche sarebbe di circa 300.000 euro. 

Sono in corso ulteriori indagini per identificare altri illegittimi percettori del reddito di cittadinanza , sia per l'esistenza di condizioni soggettive ostative alla erogazione che per l'esistenza di concomitanti rapporti di lavoro "in nero".  Al momento gli indagati sono 69, ma le ulteriori indagini delegate, dove dovessero confermare le ipotesi investigative formulate dalla Procura, porterebbero ad numero di indagati di molto superiore.

Reddito di cittadinanza ma sono in carcere: denunce a Pescara

I finanzieri del comando provinciale di Pescara, nell'ambito di attività finalizzate al controllo della spesa pubblica nazionale, hanno scoperto 14 soggetti che hanno indebitamente percepito il Reddito di Cittadinanza, per complessivi 95.000 euro, omettendo di dichiarare situazioni soggettive costituenti cause di esclusione dall'accesso alla particolare misura di sostegno.

Per ottenere il rdc non si può essere in uno stato di detenzione. Se ad essere sottoposto a detenzione è invece un componente del nucleo familiare del richiedente, allora il sostegno economico è ridotto secondo parametri prefissati con precisione. Le Fiamme Gialle di Pescara, hanno avviato un monitoraggio della posizione di numerosi soggetti che, dall'entrata in vigore del provvedimento, sono stati colpiti da misure cautelari personali, sul territorio. È così emerso che 14 soggetti hanno indebitamente percepito il reddito di cittadinanza in quanto hanno presentato direttamente la domanda per ottenere il beneficio mentre erano in stato di detenzione carceraria o non hanno comunicato l'intervenuta carcerazione loro o di familiari conviventi.

Tra i detenuti scoperti ci sono soggetti sottoposti a misura restrittiva per i reati di traffico di sostanze stupefacenti ma anche per reati contro il patrimonio, tra cui usura, estorsione e furto. Tutte le posizioni illecite fatte emergere dai Finanzieri sono state denunciate alla Procura della Repubblica di Pescara e all'Inps per la revoca e il recupero del beneficio economico. Il danno per le casse pubbliche ammonta a 95.616 euro.

"Lavoro? No, preferisco il reddito di cittadinanza"

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Mafiosi, ladri e usurai con il reddito di cittadinanza

Today è in caricamento