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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Protesta dei malati gravissimi a Roma: "Non ci lasceremo rottamare"

Tornano in piazza i malati gravissimi dopo aver cominciato lo sciopero della fame e della sete. "Rimaniamo davanti al ministero dell'Economia finché non arriva la svolta"

Dopo aver dato vita alla protesta disperata con sciopero della fame, della sete e delle batterie, Salvatore Usala e i malati gravissimi si sono dati appuntamento davanti al ministero dell'Economia a Roma, in vista dell'incontro tra il Comitato 16 novembre e alcuni rappresentanti del governo.

Un momento di protesta e di incontro, tra i tanti disabili e malati gravissimi che sono arrivati da tutt'Italia: "E' una vergogna che siamo costretti a venire fin qui per chiedere ciò che dovrebbere essere un nostro diritto" afferma Salvatore Usala, segretario del comitato.

Lui insieme ad altri 45 malati in tutt'Italia da ieri è in sciopero della fame, della sete e non ricaricherà le batterie del respiratore: "Siamo stanchi di dover sempre tornare a protestare per chiedere ciò che è un diritto della persona e delle famiglie dei malati. Esistiamo da soli due anni e siamo già venuti a Roma e scesi in piazza decine di volte" spiega Mariangela Lamanna una delle promotrici della protesta.

L'idea è quella di rimanere fino a che non si otterà il vero segnale di svolta da parte del governo: "Non temiamo più nulla, oggi abbiamo un incontro al ministero dell'Economia ma se anche stavolta otteremo solo promesse rimarremo qui in piazza" continua Lamanna.

GUARDA IL VIDEO DELLA DICHIARAZIONE DI LAMANNA A TODAY.IT

Il comitato propone  una riforma del sistema dell'assistenza che permetta ai malati di restare a casa con le loro famiglie, partendo dalle proposte  che nascono dalle loro esperienze. Secondo i loro calcoli così si ridurrebbero gli sprechi:  "Abbiamo chiesto che almeno quei 350 milioni già stanziati e disponibili per il Fondo per la non autosufficienza 2014 vengano subito ripartiti alle Regioni, non a fine anno come già successo - spiega Laura Flaminghi, presidente del comitato, arrivata davanti al ministero in barella - abbiamo chiesto la modifica del nuovo calcolo Isee che mette tasse sull'invalidità.  Una pensione di invalidità totale è di 270 euro, con l'accompagnamento si arriva a 700, e spesso in famiglia non ci sono altre entrate: è con questo che lo Stato assolve il suo dovere?".

Protesta malati gravissimi a Roma | Foto di Selene Cilluffo

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