Maltempo, Italia in ginocchio: Carrara travolta dall'acqua
L'Italia torna a fare i conti con nubifragi e vento forte. A Carrara la situazione più difficile: torrenti esondati, famiglie evacuate e gente in fuga sui tetti. Torna la paura a Genova
ROMA - Sempre negli stessi posti. Sempre allo stesso modo. Come se nessuno, istituzioni in testa, fosse capace di imparare dal passato. Dopo Genova, ripiombata nell'incubo alluvione qualche settimana fa dopo i morti e i danni del 2011, questa volta è toccato a Carrara fare un tremendo salto nel passato. E' stata un'alba da incubo per la città toscana, già nel 2012 travolta da acqua e fango che causarono un morto e danni ingenti.
A CARRARA ESONDANO I FIUMI - Due fiumi, il Carrione e il Parmignola, sono esondati e l’acqua ha invaso strade, piazze e abitazioni. I vigili del fuoco e i volontari della protezione civile hanno portato in salvo due stranieri che abitavano vicino a una segheria, costruita non lontano dalle sponde del Carrione. La pioggia, a tratti intensa come una bomba d'acqua, è iniziata alle tre di mercoledì notte e alle 5:41 è partito il messaggio della protezione civile con la raccomandazione di non lasciare le case e non prendere le auto per andare a lavoro. Da lì è stato l'inferno. E’ andato in tilt il sistema dei canali affluenti e del sistema fognario. Decine di famiglie sono state evacuate e diverse persone sono salite sui delle case. La zona più colpita è Avenza, dove è crollato per duecento metri un pezzo di argine del Carrione, ma anche il centro storico di Carrara è invaso dal fango con decine di negozi devastati. Disagi anche sul lungomare di Marina, dove già si contano i primi danni agli stabilimenti balneari.
ALLERTA MASSIMA A GENOVA - Se Carrara piange, Genova - ancora una volta - non ride. Sulla città della Lantera, come su tutta la Liguria, nella notte s i è abbattuto un violento nubifragio: i danni maggiori sono causati dalle forti raffiche di vento, che hanno raggiunto anche i cento chilometri all’ora e provocato cadute di alberi e rami, tetti scoperchiati, segnali stradali, pali e finestre divelti. Nel capoluogo ligure l’allerta al momento resta di "livello 1". Più difficile la situazione a Sanremo e provincia, con un'allerta di livello due, dove sono caduti oltre cento millimetri. In Piemonte ancora piogge intense e forte vento con un innalzamento pericoloso dei corsi d’acqua, smottamenti e allagamenti di alcune strade.
PAURA NAPOLI E ROMA - Il maltempo, però, non è una questione solo del Nord. Il livello di guardia è altissimo anche per Napoli e Roma. Nella Capitale circa ottocento persone sono in campo per monitorare l’emergenza. E già dalla serata di lunedì, l’Ama ha rafforzato le operazioni di spazzamento e rimozione delle foglie e dei detriti nei pressi delle caditoie stradali. A preoccupare è soprattutto il forte vento, che ha già sradicato alberi e creato disagi. Problemi per i collegamenti marittimi nel golfo di Napoli, dopo gli stop agli aliscafi di martedì. A causa del maltempo sono tutte ferme le navi veloci che collegano Napoli e Pozzuoli alle isole Ischia e Procida, mentre stanno viaggiando regolarmente i traghetti. Più difficile la situazione per Capri, dove da questa mattina un solo traghetto ha effettuato la corsa. Problemi anche in città, con la Circumvesuviana bloccata.
CRITICITA' ROSSA - Nel mirino del maltempo anche altre Regioni, con la Maremma sorvegliata speciale, dopo il disastro di sole due settimane fa. Martedì pomeriggio la Protezione civile ha emanato l'allerta: la perturbazione atlantica che sta interessando l'Italia porterà nelle prossime ore ancora piogge e temporali anche molto intensi su buona parte del Paese. Il Dipartimento ha valutato una criticità rossa, il livello più alto, per rischio idrogeologico su Liguria e Toscana, già fortemente colpite dall'alluvione di metà ottobre. Previste forti precipitazioni anche su, Lombardia, Veneto, Friuli, Emilia,, Sicilia, Calabria e Puglia.
