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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Loris, l'avvocato della madre: "Non mangia, vive una tragedia umana"

Francesco Villardita, legale della donna accusata di aver ucciso il piccolo Andrea Loris, ha parlato in tv a Mattino Cinque: "Vorrebbe piangere sulla tomba del figlio morto"

ROMA - Non le crede suo marito Davide, che ieri è andato a trovarla nella sezione femminile del carcere di Agrigento, dove lei è detenuta con l'accusa di aver ucciso suo figlio Andrea Loris, otto anni, e di averne poi occultato il cadavere a Santa Croce Camerina, nel ragusano. Di Veronica Panarello ha parlato oggi il suo avvocato Francesco Villardita.

Intervistato da "Mattino Cinque" su Canale5, il legale ha raccontato il dramma che la donna starebbe vivendo in carcere: "Veronica perde un chilo a settimana: non mangia, pensa sempre al figlio morto, vorrebbe piangere sulla sua tomba; pensa all'altro bambino, pensa al marito che l'ha abbandonata e pensa alla famiglia distrutta. Sta vivendo una tragedia umana".

"Veronica Panarello - ha aggiunto il legale - ha da sempre dato la medesima versione dei fatti senza mai contraddirsi, ha manifestato in tutti i modi la propria innocenza, si è difesa e continuerà a difendersi da questa infamante accusa. La mamma di Loris mi ha detto: 'Io me ne vado a morire e non mi interessa assolutamente di rischiare l'ergastolo perché questo omicidio non l'ho commesso io. Che vadano a cercare il vero assassino di mio figlio'".

Andrea Loris Stival ucciso a Santa Croce Camerina | Foto Infophoto

La donna continua a sostenere di aver accompagnato il bambino a scuola come tutte le mattine, e di essere andata nella zona del Mulino Vecchio, così come confermato anche dal marito, "perché quello è il posto dove abitualmente buttano la spazzatura".

Villardita racconta i particolari di quella tragica mattina: "Ha fatto due viaggi solo perché aveva dimenticato a casa un secondo sacchetto contenente il pannolino usato del bambino più piccolo. La signora Panarello - conclude il legale - al ritorno da scuola, ha parcheggiato l'auto in garage perché fuori non c'era posto. Questo l'abbiamo ampiamente dimostrato perché l'unica macchina che parcheggia alle ore nove, quindi dopo l'ingresso della signora a casa, è una piccola Smart". La versione degli inquirenti, finora, è stata diversa.

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