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Venerdì, 19 Aprile 2024
CRONACA

Bimbo ucciso a Ragusa, la mamma di Loris si difende: "Basta fango"

Un video dimostrerebbe che il piccolo Loris, ucciso sabato a Santa Croce Camerina, non è mai stato lasciato davanti a scuola dalla madre. Ma i genitori, in un'intervista, ribattono: "Non è vero, ci andò"

ROMA - Dopo giorni di dolore, ricostruzioni frammentarie, dubbi e smentite, Veronica Panarello e Davide Stival - i genitori del piccolo Loris Andrea, ucciso il 29 novembre nel ragusano - prendono la parola per spiegare, chiarire, raccontare quello che è successo. Lo fanno in un colloquio con il quotidiano La Sicilia.

I due chiedono "rispetto per una famiglia che soffre", sottolineando di avere "piena fiducia nella magistratura" e dicono "basta alle voci da cortile e alle bugie, ci hanno feriti e uccisi". La donna conferma quanto raccontato finora alla polizia, anche se alcuni filmati sembrano incrinare la sua ricostruzione.

"Quella mattina Loris l'ho accompagnato vicino alla scuola. Era uscito di casa assieme a me e al fratellino, siamo arrivati in macchina e l'ho lasciato. Poi, all'uscita sono andato a prenderlo e non c'era più. Le cose sono andate così, questa è la verità", spiega ancora Veronica Panarello. "Noi non ci dobbiamo difendere da niente, non abbiamo nulla da nascondere - dice Davide Stival - noi vogliamo che venga trovato non un colpevole, ma il colpevole".

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Ieri, intanto, la polizia scientifica ha fatto alcuni rilievi nell'abitazione dei genitori di Loris, portando via alcuni oggetti del bambino e un computer. Secondo quanto riferito dal legale della famiglia, l'avvocato Francesco Villardita, servirebbero a "ricostruire il profilo psicologico di Loris". Il legale ha aggiunto che la madre del bimbo "non è indagata". Oggi pomeriggio, invece, la polizia ha effettuato con la madre di Loris Stival un sopralluogo sul percorso compiuto dalla donna e dal figlio il giorno della sua scomparsa.

LE INCONGRUENZE NEI VERBALI - Ci sarebbero tuttavia tre incongruenze nei due verbali firmati finora dalla mamma di Loris. Incongruenze che riguardano la distanza dalla scuola a cui sarebbe stato lasciato il piccolo; un sacchetto dei rifiuti, che sarebbe stato gettato nei pressi dell'abitazione (lei ne parla solo nel secondo verbale) e la partecipazione ad un corso di cucina presso la tenuta "Donnafugata". "Avevo notato che il bambino da una settimana era più nervoso del solito", ha messo a verbale il 30 novembre la mamma di Loris. Il giorno precedente la donna aveva spiegato agli investigatori che il bambino "non andava a scuola molto volentieri perché diceva che lo prendevano in giro". "Eravamo in ritardo e c'era traffico, ho lasciato mio figlio a circa 500 metri da scuola", afferma Veronica Panarello, nel verbale del 29 novembre. Ma in quello del giorno successivo la donna cambia versione: "Mi sono fermata a poche decine di metri della scuola per farlo scendere". 

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