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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Torino

Ex manager Thyssen chiede la grazia, i parenti delle vittime: “Restino in galera”

Marco Pucci, condannato per la morte dei sette operai avvenuta il 6 dicembre 2007 a Torino, ha intenzione di chiedere la grazia al Capo dello Stato  

Uno dei manager della Thyssenkrupp condannati per la morte di sette operai nell’incendio del 6 dicembre 2007 a Torino, Marco Pucci, ha intenzione di chiedere la grazia al presidente della Repubblica Mattarella. Il dirigente dell’ex stabilimento torinese, condannato in via definitiva a 6 anni e 3 mesi sta scontando la pena attualmente in regime di semilibertà, con l’obbligo di passare la notte in carcere.

Assistito dall’avvocato Ezio Audisio, ha avviato la procedura che prevede oltre al parere del ministero di Grazia e Giustizia anche quello dei familiari delle vittime, alcuni sentiti oggi in commissariato a Torino, e che hanno già espresso il loro parere negativo e la rabbia per i manager tedeschi che non sono mai andati in carcere malgrado la condanna.

Torino, il rogo Thyssen

I parenti delle vittime

L'idea che Pucci possa chiedere la grazia non è stata accolta bene dai parenti delle vittime. "Noi non concediamo la grazia a nessuno. E nemmeno lo deve fare il presidente Mattarella", queste le parole riportate dall'Ansa di Graziella Rodinó, madre di Rosario, uno dei sette operai morti il 6 dicembre 2007 nell'incendio divampato allo stabilimento Thyssenkrupp di Torino."Ce li hanno ammazzati – ha aggiunto - non meritano nessun perdono. Semmai lo chiederanno a Dio. Per ora devono stare in galera".

L'incendio mortale all'acciaieria Thyssen

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