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Giovedì, 25 Aprile 2024
Il campo Hobbit / Roma

Il training camp no vax per la manifestazione nazionale (con l'allerta della Questura)

La questura ha vietato il "campo Hobbit" ai Pratoni del Vivaro ma i no vax non ci stanno e si dicono pronti ad invadere Roma il prossimo lunedì 14 febbraio.

Un maxi raduno degli estremisti anti vaccino e dei negazionisti del coronavirus, per mettere insieme "l'esercito", "addestrare alla resistenza i non vaccinati" e lanciare "la sfida" al Governo. Un appuntamento, stando alle parole del leader del 'Fronte di liberazione nazionale', che dovrebbe andare in scena tra il 10 e il 13 febbraio nella zona dei pratoni del Vivaro, alle porte di Roma. "Riuniremo qui la resistenza", spiega l'arringatore di chi è contro la "dittatura sanitaria" in un sopraluogo nella sede di quello che è stato definito "campo Hobbit", un nome che si rifà alle manifestazioni di estrema destra organizzate dal Msi. 

Sabato il prefetto di Roma Matteo Piantedosi, nell'ultima riunione del comitato per l'ordine e la sicurezza, ha deciso la linea del massimo rigore, vietando il raduno ai Pratoni del Vivaro ma i no vax non ci stanno e si dicono pronti ad invadere Roma il prossimo lunedì 14 febbraio.

La questura di Roma ha annunciato che "il provvedimento di divieto è l’esito di valutazioni con cui sono state evidenziate serie criticità per l’ordine e la sicurezza pubblica". Per evitare l'arrivo dei no vax, annunciati provenienti da tutta Italia ed anche da altre parti d'Europa, "saranno predisposti specifici servizi inter forze di ordine e sicurezza pubblica diretti a controllare il rispetto del provvedimento stesso, con ordinanza della questura e con l’impiego dei reparti della polizia di Stato, dell’Arma dei carabinieri, della guardia di finanza e con il supporto delle polizie locali per gli specifici servizi di viabilità".

L'animatore della protesta ha annunciato che sono pronte nove alternative in un video in cui da un lato prova a tranquillizzare sulle intenzioni comunque pacifiche della protesta, dall'altro annunciando la presenza di un piano B che verrà comunicato all'ultimo momento. "Nessuno vuole compiere azioni di forza, nessuno vuole picchiare nessuno, nessuno vuole usare armi o violenze - ha detto Nicola Franzoni dal suo canale telegram - Rivendichiamo solo il nostro diritto a manifestare contro le scelte di questo governo, anche oltre le decisioni sul covid. Vogliamo manifestare il dissenso contro le scelte radicali per rendere irrecuperabile la nostra libertà. Niente asservimento all'Europa, Italia fuori dall'Euro e ritorno della Lira". 

"E' importante che raggiungiate le aree limitrofe a Roma. Abbiamo trovato nove aree, quella buona sarà comunicata all'ultimo momento. Se i pratoni saranno chiusi e questo governo vorrà impedirci di riunirci politicamente, abbiamo altre soluzioni, nove soluzioni. Alcune anche dentro Roma. Dobbiamo fare un villaggio itinerante, un villaggio mobile. L'appuntamento è per il 14 a Roma".

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