"Assediamo i palazzi dell'austerità e della devastazione": dal 12 ottobre sarà autunno caldo

Una settimana per prepararsi, per far salire la temperatura del "conflitto". Dove conflitto ha un'accezione, in questo caso, assolutamente positiva. Parole come "#assedio" e "#sollevazione" altro non sono, infatti, che le varie forme di "rabbia" per le politiche di austerità e devastazione fondersi in un'unica mobilitazione.

O meglio, in una settimana di mobilitazioni che inzierà il 12 ottobre per diventare, il 19 ottobre, una grande manifestazione nazionale nella quale confluiranno diversi soggetti: "I movimenti sociali impegnati nei territori e nelle città nelle lotte per il diritto all'abitare e al reddito, contro la devastazione dei territori e le nocività".

Obiettivo: "Dettare le nostre condizioni al governissimo in carica, dalle grandi opere ai temi sociali connessi alla crisi ed alle politiche di austerità. Condizioni dalle quali non abbiamo intenzione di retrocedere".

A spiegare come si articolerà questa settimana, oggi in conferenza stampa a Roma davanti alla sede della Banca d'Italia, ci hanno pensato i Movimenti per il diritto all'abitare, una costola della piazza del 19 ottobre: "Il 12 ottobre il tema centrale saranno le devastazioni ambientali e le nocività". Cosa accadrà? "Il 12 i cittadini si riappropieranno di stabili, edifici, aree, parchi. Di tutto quello che rischiamo di perdere o sul quale non abbiamo mai potere decisionale".

Dopo il 12, ecco il 15 ottobre: "Il martedì prima del grande corteo daremo vita a una giornata di mobilitazione nazionale contro il carovita e le politiche di austerità". E, anche in questo caso, "il movimento del #19ottobre apparirà in tante città portando davanti ai riflettori la questione centrale delle famiglie che non riescono ad arrivare alla fine del mese". 

Poche ore, e "quelli dell' #assedio" riappariranno, il 18 ottobre, all'interno delle varie mobilitazioni previste in occasione dello sciopero generale proclamato dai sindacati di base". L'epicentro del "conflitto" sarà la manifestazione che partirà da piazza della Repubblica e terminerà a piazza San Giovanni.

E a piazza San Giovanni sarà "accampata" al motto di "yes we camp!". Come recita il volantino che sta girando sui social network dal 18 inizierà l'accampamento che continuerà fino "e oltre" il 19 ottobre: "Porta con te la tenda, conquisteremo insieme la nostra piazza di lotta e di movimento per costruire l'unica grande opera di cui c'è bisogno: casa - reddito - dignità! Sollevazione generale! Tutti e tutte a Roma per l'assedio ai palazzi dell'austerità!

Ed eccoci al 19 ottobre. Non sarà, come molti media hanno ormai bollato, la discesa dei No Tav a Roma. Sarà molto di più. Partendo proprio dalla manifestazione nazionale, la #sollevazione diventerà corteo che diventerà #assedio al ministero delle Infrastrutture.