rotate-mobile
Giovedì, 25 Aprile 2024
Riforma della scuola

"La Buona Scuola ci fa schifo": studenti in piazza in tutta Italia

Giornata di cortei e manifestazioni in più di 30 piazze in Italia. No alla #buonascuola di Renzi ma anche contro "la scuola di classe" per un'istruzione pubblica, laica e gratuita che sia un diritto garantito

Gli studenti non ci stanno: mentre i professori precari entrano in sciopero della fame, i loro allievi scendono in piazza per dire no alla riforma del governo Renzi. Più di trenta mobilitazioni in tante piazze lungo lo Stivale: da Milano a Roma, da Torino a Cagliari, tutti in marcia contro "la scuola di classe". La mobilitazione era stata annunciata proprio a "casa" del premier, dalle aule di Montecitorio, dove l'Unione degli studenti aveva presentato il proprio progetto di riforma: "l'Altra scuola, quella giusta".

Le organizzazioni studentesche hanno già depositato una legge d'iniziativa popolare (lip) scritta da loro, una valida alternativa alla riforma in discussione: "La giornata di oggi sarà soltanto la prima tappa di un percorso di mobilitazione di lungo periodo - spiega Danilo Lampis dell'Uds - Non ci limitiamo a richiedere il ritiro de La Buona Scuola, ma stiamo opponendo delle valide alternative. Chiediamo a gran voce che si ponga in discussione la legge d'iniziativa popolare sulla scuola ripresentata ad agosto perché potrebbe costituire un grande punto di partenza per la definizione di una scuola inclusiva, laica e democratica". Per questo sui social network da tutte le piazze piene di ragazzi sono arrivate foto e video con l'hashtag #12M #nonunpassoindietro #megliolaLip.

Studenti in piazza contro la Buona Scuola di Renzi

Ma quella di oggi è anche l'occasione per dire no ad austerità e precarietà: "Il Governo Renzi è espressione dei poteri forti che tengono sotto scacco l'intera Europa. E' necessario costruire una riscossa democratica a livello europeo che parta dalla gratuità dell'istruzione, dal reddito di base, da un lavoro di qualità e pagato, dalla definizione di un modello di sviluppo fondato sulla giustizia ambientale, sulla democrazia dei territori, sulla rottura con le politiche di austerità. Per questo le piazze di oggi hanno rilanciato la giornata del 18 marzo, giorno nel quale movimenti e sindacati di tutta Europa, manifesteranno a Francoforte in occasione dell'inaugurazione dell'Eurotower della BCE" spiega Riccardo Laterza, portavoce della Rete della Conoscenza. 

MILANO - A Milano non sono mancati i momenti di tensione tra manifestanti e forze dell'ordine: quando gli studenti si sono diretti verso il palazzo della Regione Lombardia sono volati lacrimogeni, ma anche uova e vernice che hanno "dipinto" gli agenti. Ad aprire il corteo uno striscione con scritto: "Expo+ Jobs Act+ Buona Scuola= un futuro di merda". 

GUARDA IL VIDEO DEGLI SCONTRI A MILANO

ROMA - Nella capitale la manifestazione è partita da piazza della Repubblica: ad aprire il corteo uno striscione con scritto: "12 marzo, una generazione che non si arrende". La sfilata è continuata per  via Cavour, fino ai Fori Imperiali e, infine, è arrivato a pazza Santi Apostoli, a pochi metri di distanza dalla sede della Commissione europea. Su via Cavour i manifestanti hanno tirato fuori uno striscione contro la Banca Centrale Europea, sul quale si leggeva "Block Bce, see you on the barricades in Frankfurt" (bloccate la Bce, ci vediamo sulle barricate a Francoforte, nrd). Nella notte prima del corte davanti alla sede del Miur, gli studenti hanno lanciato pennarelli e matite e poi hanno lasciato striscioni con gli slogan della giornata. 

blitz notturno miur-3

TORINO - A Torino gli studenti hanno sfilato lungo corso Vittorio Emanuele 70, sede della Direzione scolastica regionale. Il corteo ha comunque mandato in tilt i mezzi pubblici della città.

BOLOGNA - A Bologna alcune facoltà sono state "murate" durante la notte con dei cartoni e rappresentano "simbolicamente l’effetto che le politiche degli ultimi anni hanno avuto sull’Università. Il muro è la barriera quasi inaccessibile che gran parte degli studenti si trova quotidianamente di fronte nell’accesso agli studi, a causa di un sistema di welfare studentesco del tutto insufficiente, e che sta determinando l'espulsione di massa dai luoghi della formazione" si legge nella nota di Link-Bologna.

GENOVA - A Genova in piazza sono scesi un centinaio di giovani, che hanno sfilato pacificamente per le strade del centro cittadino dietro ad un striscione con scritto "Non un passo indietro: per un'istruzione gratuita". Davanti alla prefettura del capoluogo ligure i manifestanti hanno formato una catena umana per protestare simbolicamente contro i provvedimenti del governo. Il corteo, partito da piazza Caricamento, si è concluso con un'assembla pubblica di fronte al liceo scientifico Cassini di via Orti Sauli, dove nella notte un gruppo di studenti dell'organizzazione di estrema destra Blocco Studentesco aveva scritto sui muri alcune frasi inneggianti al fascismo.

CAGLIARI - Protesta particolare a Cagliari, dove gli studenti oltre a scendere in piazza contro il governo, hanno contestato anche il piano di ridimensionamento scolastico varato dalla giunta regionale, visto che anch'esso prevede tagli agli istituti scolastici. 

GUARDA FOTO E VIDEO DEGLI ALTRI CORTEI NELLE CITTA' 
BARI - BRINDISI - CATANIA - LECCE - PISA 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

"La Buona Scuola ci fa schifo": studenti in piazza in tutta Italia

Today è in caricamento