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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Oristano

Trovato il cadavere di Manuel Careddu: "Fatto a pezzi e sepolto in campagna"

Il 18enne di Macomer era scomparso l'11 settembre e presumibilmente è stato ucciso nel corso della stessa serata. Massimo il riserbo delle forze dell'ordine

E' stato ritrovato stamani il cadavere di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer scomparso l'11 settembre e presumibilmente ucciso nel corso della stessa serata. E' massimo il riserbo delle forze dell'ordine. In base alle prime informazioni disponibili, il cadavere sarebbe stato trovato nelle campagne di Ghilarza (Oristano) sepolto in una buca a circa mezzo metro di profondità in un terreno in uso a un parente degli arrestati, accanto ad un macchione e ad un muretto a secco. Secondo la Nuova Sardegna, quotidiano di riferimento per il nord dell'isola, il cadavere "era stato fatto a pezzi". Ci sarebbe anche un evidente colpo sulla parte anteriore del cranio, che sarebbe spaccato.

Gli inquirenti avevano da ore l'indicazione precisa del punto in cui cercare il corpo, dopo il lungo interrogatorio in carcere di uno degli arrestati. Sul posto il procuratore di Oristano Domenico Ezio Basso, i Ris, i Carabinieri di Oristano e il medico legale. Sono ancora a lavoro i  carabinieri e i vigili del fuoco. Il corpo, in avanzato stato di decomposizione, sarà sottoposto ad autopsia.

Ucciso la sera della scomparsa

Le ricerche del cadavere sono state lunghe e complesse: Manuel sarebbe stato ucciso a badilate probabilmente la sera stessa della sua scomparsa, l'11 settembre scorso, dopo aver raggiunto la stazione del pullman di Abbasanta (Oristano) da Cagliari, dove probabilmente si era recato per acquistare piccole quantità di hashish da rivendere nel Guilcer.

Ad Abbasanta, questo è quello che hanno ricostruito gli inquirenti, Manuel aveva un appuntamento con un gruppo di ragazzi con cui doveva sistemare un credito per una piccolissima partita di droga non pagata: poche centinaia di euro, sicuramente meno di 500. Era una trappola: Careddu è stato invitato a salire su un'auto che si è poi diretta verso il lago Omodeo. In quella zona isolata, lontana da occhi indiscreti, con cinica furia omicida è stato massacrato. In cinque sono finiti in manette, tra i quali due minori, un ragazzo e una ragazza, che sarebbe la maggior indiziata di aver organizzato la trappola mortale per Manuel. Il corpo sarebbe stato poi trasportato e sepolto solo in seguito nelle campagne di Ghilarza.

La svolta nelle indagini

Le indagini, dopo settimane di voci, sospetti e indiscrezioni, hanno avuto una svolta quando un dialogo è stato captato con una microspia inserita nell'auto del padre di un dei cinque arrestati: a quel punto le cose si sono mosse in fretta. I Carabinieri del Nucleo investigativo del Comando Provinciale di Oristano, sono andati in Procura e hanno ottenuto i mandati di arresto per i 20enni M.S., C.F. e R.C., e dalla procura dei minori per C.N. e la ragazzina G.C. Messi sotto torchio i cinque hanno confessato, con dettagli raccapriccianti.

L'autopsia potrebbe chiarire alcuni dei tanti punti oscuri di questa macabra vicenda che ha sconvolto le due subregioni del Marghine e del Guilcer.

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