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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRONACA

Maradona finisce sotto processo: "Ha diffamato Equitalia"

Le frasi contestate risalgono al 2012. Il 'Pibe de oro' aveva dichiarato di essere "vittima di una persecuzione basata su documenti falsi e procedure irregolari"

Diego Armando Maradona sarà processato in Italia con l’accusa di aver diffamato l’ex presidente di Equitalia, Attilio Befera. L’ex calciatore di Barcellona e Napoli è stato rinviato a giudizio dalla Procura di Roma che non gli ha perdonato alcune frasi poco lusinghiere nei confronti della società di riscossione. 

Le frasi contestate risalgono al 2012. Il 'Pibe de oro' aveva affermato di sentirsi "vittima di una strumentale persecuzione da parte di Equitalia sulla base di documentazione falsa e di procedure irregolari che lo aveva portato vicino a gesti irreparabili, come è accaduto ad altre persone". 

Il rinvio a giudizio di Maradona era stato sollecitato dal pubblico ministero Nicola Maiorano e dal gup di Roma Chiara Giammarco, che esaminerà la richiesta il 18 marzo prossimo. 

L'interessato ha replicato tramite il suo avvocato, Angelo Pisani. "Non esiste alcuna violazione e tanto meno diffamazione: il diritto di difesa è previsto dalla Costituzione. Maradona - ha sottolineato Pisani - ha solo legittimamente esercitato nelle sedi competenti il suo diritto di difesa e di denuncia della sua nota innocenza ed estraneità ad addebiti inesistenti. 

"Maradona è stato vittima mediatica di ingiuste ed infondate pretese, pertanto il suo invocare giustizia e respingere addebiti illegittimi è scriminato dal diritto di denuncia". Contestata anche la competenza territoriale del caso: "A valutare la denuncia - ha spiegato Pisani - non deve essere la Procura di Roma, poiché  le dichiarazioni sono apparse su un giornale stampato in altra città".

Il contenzioso tra l'ex campione ed Equitalia va avanti da anni. Lo scorso agosto la società di riscossione gli ha contestato crediti per 39 milioni. Maradona si è sempre proclamato innocente. "Non sono mai stato evasore - aveva spiegato nel 2013 in un'intervista a Che Tempo Che Fa -. Non ho neppure firmato i contratti, lo hanno fatto Coppola e Ferlaino che ora possono andare tranquillamente in giro mentre a me hanno sequestrato l'orologio e l'orecchino". 

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