La lite per una ragazza finisce a coltellate: Marcello Tortorici ucciso in strada
Un morto e tre feriti a Caltanissetta, in pieno centro storico. Sul posto i carabinieri hanno interrogato alcune persone per ricostruire la dinamica esatta dell'accoltellamento
Un apprezzamento di troppo a una ragazza: sarebbe stato questo il motivo scatenante della lite culminata, venerdì sera a Caltanissetta, nell'accoltellamento di quattro uomini. Uno di loro, Marcello Tortorici, 51 anni, è morto poco dopo il ricovero all'ospedale Sant'Elia. Teatro della violenta aggressione via San Domenico, in pieno centro storico. La rissa è avvenuta nelle immediate vicinanze di un'osteria. A far scaldare gli animi sarebbe stato un apprezzamento rivolto a una ragazza, secondo una prima ricostruzione dei carabinieri. Dalle parole i quattro, in pochi minuti, sarebbero passati ai fatti tirando fuori i coltelli. Marcello Tortorici è stato raggiunto da un fendente alla gola.
Marcello Tortorici ucciso a coltellate a Caltanissetta: la lite per un apprezzamento di troppo ad una ragazza
Quando i carabinieri sono arrivati sul posto, l'uomo era ancora agonizzante. È stato trasportato con un'ambulanza del 118 all'ospedale Sant'Elia, ma è morto poco dopo. Un'altra persona era a terra con ferite da arma da taglio alle gambe: sarebbe il fratello dell'uomo deceduto. Gli altri due "contendenti" si sono presentati direttamente alla caserma "Guccione" dei carabinieri di viale Regina Margherita. Uno dei due, ferito in maniera più grave, aveva un taglio al petto, poco sotto l'ascella. È stato trasportato in codice rosso al Sant'Elia. L'altro, ferito in maniera lieve, è stato curato dalla guardia medica.
I carabinieri hanno sentito le persone che si trovavano nel popoloso rione del centro storico al momento della lite, ma hanno trovato scarsa collaborazione. Nessuno ha detto di avere visto qualcosa. Sulla strada i carabinieri della squadra investigazioni scientifiche, che hanno eseguito i rilievi, hanno trovato del sangue e uno dei coltelli utilizzati dai quattro. I carabinieri sono ancora a lavoro per sentire i testimoni. Nel frattempo altre pattuglie di polizia e carabinieri si sono recate all'ospedale per placare gli animi dei parenti dei protagonisti della sanguinosa rissa che hanno fatto irruzione nel pronto soccorso.