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Giovedì, 25 Aprile 2024
Ancora in fuga / Nuoro

Tutti i dubbi sull'evasione "da film" del boss Raduano

"Pallone", capomafia del Gargano, è evaso dal carcere nuorese di Badu 'e Carros. Seppur in "alta sicurezza", era un detenuto comune, si occupava della biblioteca e poteva girare con una certa libertà. Si indaga per capire se abbia avuto aiuti esterni

Non si trova Marco Raduano, 39 anni, detto "Pallone", capomafia del Gargano, evaso dal carcere nuorese di Badu 'e Carros. Seppur in "alta sicurezza", era un detenuto modello (da anni in quella struttura) e si occupava della biblioteca: poteva girare con una certa libertà. Si indaga per capire se abbia avuto aiuti esterni per la fuga una volta calatosi col lenzuolo dal muro di cinta.

L'evasione da film da Badu 'e Carros

Non sarebbe campata per aria l'ipotesi di un'attività di favoreggiamento finalizzata all’evasione, con contatti tra il clan mafioso di Vieste di cui Raduano è a capo e gruppi criminali sardi, anche se non ci sono conferme. Certo è che una volta "atterrato" al suolo, non abbia avuto esitazioni su che direzione imboccare di corsa.

Le carenze di personale della struttura, denunciate da tempo dai sindacati degli agenti penitenziari, avrebbero avuto un peso decisivo: si era addirittura procurato in qualche modo la chiave per uscire dal reparto. L'evasione di Raduano è stata ripresa dalle telecamere interne: sapeva dov’erano le chiavi del portone blindato. Quindi è sceso al piano di sotto, ha provato ad aprire per uscire verso l’esterno. La chiave era sbagliata. Dunque ha rifatto il giro, ha preso un’altra chiave, stavolta quella giusta. Dunque si è diretto al muro di cinta e si è lanciato dopo essersi inizialmente calato con delle lenzuola lasciate probabilmente incustodite.

Ci si è accorti della sua assenza solo dopo un paio d'ore. Un vantaggio temporale che potrebbe avergli addirittura permesso di lasciare la Sardegna, arrivando fino a porti e aeroporti isolani. Potrebbe però realisticamente essere ancora nella regione. Prima che calasse il sole era infatti già scattato il piano anticrimine in provincia di Nuoro, erano state avvisate sia tutte le Questure della Sardegna sia la polizia di frontiera negli scali.

La fuga sarebbe stata preparata in modo meticoloso. Da qualche mese Raduano si era fatto assegnare alla biblioteca, che si trova al piano più alto della struttura. Da quel punto di osservazione privilegiato aveva studiato i cambi turno e scoperto la carenza di personale in una precisa fascia oraria. Ora lo cercano ovunque e sono state aperte due inchieste: una dalla Procura di Nuoro e l'altra interna dal ministero della Giustizia.

Raduano

Le carenze di organico

Il sindacato Osapp chiede di evitare l'individuazione di capri espiatori e sottolinea, ancora una volta, la carenza di agenti della polizia penitenziaria. "A Nuoro mancano circa 50 agenti penitenziari, in servizio ce ne sono circa 145 di cui 17 donne senza che ci sia da anni il braccio femminile. A Natale è venuto il capo del Dap e ci ha promesso che sarebbero arrivati 8 colleghi, ne sono arrivati 2 e sono stati distaccati a Mamone (Lodè-Nuoro, ndr) e a Sassari - dice Giovanni Conteddu dell'Osapp Nuoro - Nell'Alta sicurezza c'è solo un collega che magari pagherà per le negligenze dell'amministrazione penitenziaria che non ha mai potenziato l'organico nonostante le richieste e questo non è giusto. Il collega in servizio quel giorno è già stato sentito così come tutti gli altri in servizio quel giorno - ha proseguito Conteddu - Di certo Raduano ha avuto tutto il tempo di organizzare la fuga: ha nascosto le lenzuola che gli hanno fatto da scala, ha studiato gli orari interni al reparto e avrà costruito un ponte esterno che gli ha coperto la fuga".

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