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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Le indagini / Trapani

Maria uccisa con 12 coltellate, il marito Ernesto bloccato con l'arma ancora in mano

Maria Amatuzzo aveva 29 anni. In cella per il suo omicidio c'è il marito Ernesto Favara, 63 anni, che non ha risposto alle domande degli inquirenti. Si ipotizza che possa avere agito per gelosia o per problemi legati ai figlioletti, che erano già stati affidati a una comunità

Sono almeno dodici le coltellate contro Maria Amatuzzo, la donna palermitana di 29 anni uccisa il 24 dicembre nella sua casa di Marinella di Selinunte Castelvetrano, frazione di Castelvetrano (Trapani). Per il delitto è stato arrestato il marito Ernesto Favara, 63 anni. Sono stati i vicini a capire che stava succedendo qualcosa di tragico in casa della coppia, sentendo trambusto hanno chiamato i carabinieri ma quando i soccorritori sono arrivati nell'appartamento di via Cassiopea era tardi. Inutili i tentativi dei sanitari di rianimare la donna, morta in pochi minuti a causa delle gravissime lesioni.

Favara si aggirava attorno all'abitazione brandendo l'arma del delitto, un grosso coltello da cucina, quando è stato bloccato e disarmato. L'uomo è recluso nel carcere di Trapani. Finora si è avvalso della facoltà di non rispondere.

Gli inquirenti ipotizzano che possa avere ucciso la moglie per gelosia. Pare che i rapporti tra i due fossero burrascosi e che si fossero separati più volte. Favara era legato a Maria Amatuzzo da dieci anni. I figli però erano già affidati a una comunità. "Cercheremo di capire quale sia stata la matrice che ha avuto come epilogo la tragedia che si è consumata" le parole dell'avvocato Margherita Barraco, difensore di Ernesto Favara. "Proveremo a capire se può essere escluso il reato a sfondo passionale o se tutto sia scaturito dalla triste vicenda legata ai figli tolti alla coppia. Resta, comunque, la gravità del gesto", chiarisce l'avvocato.  

Ernesto Favara era un pescatore. "Uno dei pescatori storici della marineria di Selinunte, ha esercitato l'attività per decenni, ma negli ultimi tempi lo abbiamo visto poche volte, partecipava molto di rado alle nostre attività", dice Giacomo Russo, presidente del Comitato "Sacro Cuore di Maria" che nella borgata vede riuniti i pescatori devoti alla Madonna. La comunità marinara è rimasta sotto choc per l'omicidio. "Da quando era andato in pensione Ernesto non usciva più in barca - ricorda ancora Giacomo Russo - aveva comprato un tre ruote e vendeva pesce nella borgata, scegliendo punti strategici dove si fermava per i clienti. La moglie collaborava con lui". 

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