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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Uccisa dal marito dopo 12 denunce, pm condannati: Palazzo Chigi blocca il risarcimento per i figli

Due pm della Procura di Caltagirone erano stati condannati per non aver trovato il modo di fermare il marito violento di Marianna Manduca. La Presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe dovuto risarcire i tre figli della vittima, ma Palazzo Chigi ha impugnato la sentenza

Per 12 volte Marianna Manduca aveva denunciato il marito violento, Saverio Nolfo, che poi il 3 ottobre 2007 riuscì a ucciderla con sei coltellate al petto. I due pm della Procura di Caltagirone che lasciarono Nolfo nella possibilità di agire contro la moglie sono stati condannati: la Corte d'Appello di Messina, dieci anni dopo il delitto avvenuto a Palagonia, ha stabilito che da parte loro ci fu dolo e colpa grave nell'inerza perché, nonostante le richieste d'aiuto della donna, non trovarono il modo di fermare Nolfo.

La presidenza del Consiglio dei ministri avrebbe dovuto risarcire i danni subiti dai tre figli della vittima ma Palazzo Chigi, condannato per legge a pagare in caso di responsabilità civile dei magistrati, ha impugnato la sentenza del tribunale di Messina. "Si tratta di una decisione grave ed inattesa – fanno sapere Alfredo Galasso e Licia D'Amico, i legali dei figli di Marianna Manduca, che all'epoca dei fatti avevano 3,5 e 6 anni -  che tende a porre nel nulla un provvedimento giudiziario che per la prima volta riconosce e punisce la responsabilità non della magistratura nel suo complesso, ma di singoli magistrati, colpevoli di una inerzia giudicata dai loro stessi colleghi ingiustificabile”.

“C’era parso – spiegano gli avvocati – che una corretta ed imparziale applicazione della legge sulla responsabilità civile dei magistrati, recentemente riformata, avrebbe indotto il presidente del Consiglio dei ministri ad adottare una diversa e solidale decisione nei confronti di una famiglia notoriamente generosa e bisognosa come quella che ha accolto da anni i figli di Marianna Manduca”. In più, “nell’atto di appello è stata chiesta la sospensione dell’esecuzione della sentenza di primo grado, allo scopo di non pagare al padre adottivo Carmelo Calì il modesto risarcimento riconosciuto, in attesa dell’esito di un appello che riteniamo del tutto infondato e dilatorio”.

I tre figli della coppia sono stati adottati da un cugino di Marianna Manduca, Carmelo Calì di Senigallia, che non aveva mai conosciuti i ragazzi ma che aveva deciso di prenderli per evitare che andassero in una casa famiglia.

Per il momento Palazzo Chigi non ha spiegato i motivi del ricorso, scrive Il Fatto Quotidiano. Saverio Nolfo è in carcere, dove sta scontando una pena a vent'anni inflittagli dopo il rito abbreviato. 

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