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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Mario Roggero: accusato di omicidio plurimo il gioielliere che uccise due rapinatori

I fatti lo scorso 28 aprile a Grinzane Cavour (Asti). Roggero è indagato anche per tentato omicidio e porto illegale di arma. La gioielleria aveva già subìto una rapina alcuni anni fa

Mario Roggero, il gioielliere che il 28 aprile scorso sparò e uccise due rapinatori a Grinzane Cavour (Asti), è accusato di omicidio doloso plurimo, tentato omicidio e porto illegale di arma comune da sparo. Lo fa sapere in una nota il procuratore di Asti Vicenzo Paone. La tentata rapina avvenne nel pomeriggio del 28 aprile, intorno alle 18.30, a Grinzane Cavour nella centrale via Garibaldi, lungo la provinciale che collega Alba e Barolo.

Almeno cinque i colpi di pistola esplosi contro i due rapinatori, Andrea Spinelli di Bra e Giuseppe Mazzarino di Torino, che morirono a pochi metri dall'ingresso del negozio, uno in mezzo alla strada, l'altro all'angolo con una via laterale. Un altro rapinatore rimase ferito e venne portato in ospedale dopo essersi dato alla fuga.

Secondo una prima ricostruzione, i tre rapinatori - armati di un coltello e di una pistola poi risultata finta - avrebbero minacciato di morte il gioielliere, la moglie e la figlia, una colpita con un pugno e l'altra immobilizzata con fascette da elettricista, facendosi in tal modo consegnare numerosi gioielli. Al tentativo di appropriarsi anche del denaro in cassa, il titolare aveva reagito sparando. 

La ricostruzione della Procura e la versione del gioielliere

Subito dopo i fatti l'uomo era stato accusato di eccesso colposo di legittima difesa, ora invece dovrà rispondere di omicidio. Secondo la Procura Roggero avrebbe inseguito all'esterno dell'esercizio i tre rapinatori che, già usciti dalla gioielleria con la refurtiva, stavano fuggendo e da distanza ravvicinata avrebbe sparato "contro gli stessi, disarmati, scaricando l'intero caricatore, con la volontà di cagionarne la morte, eccedendo in tal modo volontariamente i limiti della legittima difesa patrimoniale". È questa la ricostruzione degli inquirenti sulla base degli elementi raccolti nel corso delle indagini e in particolare dalle consulenze tecniche compiute nel contraddittorio tra tutte le parti.

"Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma o io o loro" aveva riferito Roggero, 66 anni, sposato e con quattro figlie, poco dopo la tentata rapina. "Con la mano destra ho aperto la cassa, con la sinistra il cassetto in cui sapevo che c'era la mia arma e simultaneamente ci siamo trovati uno puntato contro l'altro. Ho dovuto... poi sono scappati". 

Il 21 maggio la procura di Asti aveva però fatto sapere che i colpi sarebbero stati esplosi tutti fuori dal negozio. "In particolare - si legge nella nota -, allorché i rapinatori si davano alla fuga sulla pubblica via, il gioielliere con l'arma colpiva in successione il rapinatore rimasto ferito alla gamba destra nonché Andrea Spinelli al fianco destro e Giuseppe Mazzarino alle spalle, ciascuno attinto al cuore da un proiettile che ne cagionava la morte".  

La rapina nel 2015

La gioielleria di via Garibaldi a Grinzane Cavour aveva già subìto una rapina alcuni anni fa. Era il 22 maggio del 2015 quando due banditi, uno dei quali travestito da donna, si erano introdotti nel negozio, dove avevano legato il titolare con delle fascette di plastica dopo averlo picchiato con violenza. Legate anche la moglie e la figlia, chiuse in bagno, prima di scappare con un ricco bottino di gioielli e di orologi di circa trecentomila euro. A dare l'allarme erano state le due donne, dopo essere riuscite a liberarsi. Per guarire dalle ferite Mario Roggero impiegò diverse settimane. Alcuni mesi dopo, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che avevano ripreso l'auto usata per la fuga, due rapinatori erano stati arrestati.

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