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Venerdì, 19 Aprile 2024
A breve l'esame balistico / Cuneo

Mario Roggero e la rapina in gioielleria: come sono stati uccisi i due rapinatori

I risultati dell'autopsia sui corpi delle due vittime: colpiti al torace e non alla schiena. Il gioielliere di Grinzane Cavour (Cuneo) è indagato dalla procura di Asti per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa

Sarebbero stati colpiti al torace e non alla schiena Andrea Spinelli e Giuseppe Mazzarino, i due rapinatori uccisi con due colpi di pistola lo scorso 28 aprile a Grinzane Cavour, in provincia di Cuneo, dal gioielliere Mario Roggero. A dirlo sono i risultati dell'autopsia eseguita sui corpi delle due vittime all'ospedale di Verduno (Cuneo) dal medico legale Francesco Romanazzi, alla presenza dei consulenti di parte nominati dai legali sia dei parenti dei deceduti, sia da Roggero. Ora si attendono gli esiti dell'esame balistico.

L'uomo, 66enne sposato e con quattro figlie, ha ammesso di essersi ritrovato in una situazione estrema, con una colluttazione e un faccia a faccia con gli uomini armati. "Mi spiace sia successo un fatto così, è molto brutto, ma o io o loro. Ho dovuto scegliere tra la mia vita e la loro, ora ho fiducia nella magistratura", ha aggiunto. Roggero è stato iscritto nel registro degli indagati dalla procura di Asti per omicidio colposo ed eccesso di legittima difesa. Si tratta di un atto dovuto per poter consentire alcuni accertamenti irripetibili, come le consulenze autoptica e balistica. Nella sparatoria è rimasto coinvolto anche un 34enne di Alba, ferito, ora accusato di rapina in concorso e in custodia nel carcere "Cerialdo" di Cuneo.

Cosa sappiamo finora sulla rapina in gioielleria con due morti a Grinzane Cavour

Sono stati attimi di terrore quelli che si sono succeduti nel pomeriggio del 28 aprile scorso, intorno alle 18.30, a Grinzane Cavour nella centrale via Garibaldi, lungo la provinciale che collega Alba e Barolo. Almeno cinque i colpi di pistola esplosi contro i malviventi, che sono morti a pochi metri dall'ingresso del negozio, uno in mezzo alla strada, l'altro all'angolo con una via laterale. Le due vittime sono rimaste per lunghi minuti a terra, in strada, prima dell'arrivo dei carabinieri della compagnia di Alba, ora al lavoro per ricostruire con esattezza quanto accaduto.

Una cosa è certa: la pistola usata dai tre rapinatori era finta, un'arma giocattolo, ma a quanto pare sarebbe stata priva del tappino rosso che la rendesse riconoscibile come tale. Secondo una prima ricostruzione, i tre - armati di un coltello e della pistola poi risultata finta - avrebbero minacciato di morte il gioielliere, la moglie e la figlia, una colpita con un pugno e l'altra immobilizzata con fascette da elettricista, facendosi in tal modo consegnare numerosi gioielli. Al tentativo di appropriarsi anche del denaro in cassa, il titolare ha reagito sparando con la pistola legittimamente detenuta.

La gioielleria di via Garibaldi a Grinzane Cavour aveva già subìto una rapina alcuni anni fa. Era il 22 maggio del 2015 quando due banditi, uno dei quali travestito da donna, si erano introdotti nel negozio, dove avevano legato il titolare con delle fascette di plastica dopo averlo picchiato con violenza. Legate anche la moglie e la figlia, chiuse in bagno, prima di scappare con un ricco bottino di gioielli e di orologi di circa trecentomila euro. A dare l'allarme erano state le due donne, dopo essere riuscite a liberarsi. Per guarire dalle ferite Mario Roggero impiegò diverse settimane. Alcuni mesi dopo, grazie alle immagini delle telecamere di sorveglianza che avevano ripreso l'auto usata per la fuga, due rapinatori erano stati arrestati.

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