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Venerdì, 29 Marzo 2024
La tragedia / Trento

Marmolada, i morti salgono a nove

Il presidente della Provincia autonomo di Trento, Maurizio Fugatti, ha aggiornato il bilancio delle vittime con le due salme rinvenute oggi. Il procuratore Sandro Raimondi: "Non si cerchi un agnello sacrificale"

Sale a nove il numero delle vittime accertate della frana avvenuta sul ghiacciaio della Marmolada domenica scorsa. Ad aggiornare il tragico bilancio è stato Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonomo di Trento: "Le vittime accertate salgono a nove, due in più rispetto a ieri. Si sta facendo tutto il possibile e il lavoro di oggi, che ha portato a questo risultato, è la dimostrazione delle forze che le autorità mettono in campo".

Marmolada, le vittime accertate salgono a nove

"Abbiamo appena finito una riunione tecnica a cui ha partecipato il comandante dei Ris, colonnello Gianpietro Lago - ha aggiunto Fugatti - Le operazioni sono andate avanti tutto il giorno con i droni che hanno permesso il recupero di 2 salme. Le vittime accertate salgono dunque a 9, di cui 4 riconosciute e 5 non ancora identificate. Nulla è lasciato al caso, si sta facendo tutto il possibile per trovare i dispersi. Stiamo mettendo in campo tutte le forze possibili. I feriti sono 7, 4 in ospedale a Trento, e 3 negli ospedali veneti. Cinque sono ancora le persone reclamate dai familiari". Secondo le prime informazioni i due cadaveri rinvenuti oggi potrebbero appartenere a due uomini. Oltre ai due alpinisti che dovranno essere identificati, nella tarda mattinata sarebbero stati recuperati dai soccorritori anche i resti di una donna, ma non è ancora chiaro se si tratta di una vittima già accertata o da ricercare nell'elenco dei dispersi. Adesso all'appello mancano ancora tre dispersi.

Intanto il procuratore di Trento Sandro Raimondi, ha escluso la possibilità di poter prevedere di un evento come quello avvenuto domenica 3 luglio sulla Marmolada: "Non c'è un agnello sacrificale per l'opinione pubblica, non lasceremo nulla di intentato, apriremo tutte le porte per comprendere e ricostruire i fatti anche con consulenze che affideremo ad esperti scientifici - glaciologi e ingegneri idraulici - perché non si ripeta più quanto accaduto".

Zaia: "Le ricerche continuano"

''Ora dopo ora si va consolidando un triste bilancio. In questi giorni avevo sempre cullato la speranza che qualcuno dei dispersi dopo la tragedia della Marmolada potesse essere ritrovato e curato. Non ci sono parole, se non lacrime. Tutto il Veneto piange. Siamo vicini ai famigliari delle vittime di una delle più brutte pagine di storia delle nostre montagne''. Queste le parole del Presidente della Regione Luca Zaia relativamente alla notizia del ritrovamento dei resti di altri escursionisti coinvolti nel cedimento di un seracco della Marmolada domenica scorsa. Al momento risultano ancora persone disperse. ''La macchina della Regione era intervenuta fin da subito con tutti i mezzi, gli operatori e i volontari per salvare più vite possibili, dopo questo incidente che si fa fatica ad accettare e a comprendere. Le ricerche comunque continuano per dare una degna sepoltura a tutti''.

"Tempi rapidi sul Dna"

I carabinieri del Ris di Parma sono impegnati per identificare le vittime ancora non riconosciute della slavina della Marmolada. "Stiamo lavorando da stamattina in due siti" a Canazei "per procedere ai prelievi biologi" dei resti recuperati e "parallelamente eseguire il prelievo, da oggetti o familiari, del Dna dei dispersi" quindi eseguire "nel tempo più rapido possibile", nei laboratori di Parma, l'estrazione, la profilazione e la comparazione della traccia biologica alla ricerca del 'match' che possa dare un nome a chi non è mai tornato dall'escursione. Lo spiega Giampietro Lago, al comando dei Ris di Parma, durante la conferenza stampa per fare il punto sulla tragedia della Marmolada. "Daremo la priorità massima a questo lavoro, i tempi saranno rapidi" assicura.

Sabato 9 luglio sarà lutto cittadino a Canazei e nei comuni della Val di Fassa come segno di vicinanza alle famiglie delle vittime della valanga della Marmolada. "Ci sarà un minuto di silenzio, la sospensione delle attività lavorative per un momento di raccoglimento e una messa", spiega il sindaco Giovanni Bernard. La messa di suffragio sarà celebrata alle ore 18 nella chiesa di Canazei da monsignor Beniamino Pizziol, vescovo di Vicenza, e l'arcivescovo di Trento Lauro Tisi.

L'ordinanza: divieto di accesso alla Marmolada

Il sindaco di Canazei, Giovanni Bernard, ha firmato una nuova ordinanza attraverso la quale viene circoscritta l'area di chiusura del massiccio della Marmolada, in seguito al distacco di un seracco sotto Punta Rocca. Il divieto di accesso è limitato al versante nord con la forcella Marmolada (da Villetta Maria sentiero E618-E619, prossimità Rifugio Dolomia sentiero E618-Altavia n. 2-E606, piazzale Cima Undici sentiero E618-Altavia n. 2-E606, val Contrin 602-602A). Il Soccorso alpino del Trentino puntualizza che il divieto di percorrenza lungo i sentieri elencati in precedenza interessa anche gli alpinisti che risalgono la parete sud-ovest della Marmolada. I trasgressori saranno denunciati, ai sensi dell'articolo 650 del Codice penale. L'accesso all'area è consentito dunque solo agli operatori autorizzati che stanno conducendo le ricerche in quota (oltre che ai rifugisti di Punta Penia e Capanna Ghiacciaio). La zona è controllata dal personale di Corpo forestale del Trentino e Polizia locale della Val di Fassa. Le operazioni sono riprese nella prima mattinata di oggi, con l'impiego di droni.

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