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Venerdì, 29 Marzo 2024
L'intervista / Trento

Marmolada, parla il titolare del rifugio: "Disastro impossibile da prevedere"

Il maltempo complica le ricerche dei dispersi, il cui numero non è ancora certo. Il gestore del rifugio Marmolada Castiglioni e di Capanna Punta Penia a Today.it: "Evento eccezionale". Il governatore del Veneto, Luca Zaia: "Temperature alte, ma anche fatalità"

L'assoluta necessità di trovare gli escursionisti dispersi dopo il crollo del ghiacciaio sulla Marmolada, il maltempo che ora rende le ricerche più difficili, il dolore, la paura, lo stordimento per una tragedia di proporzioni inimmaginabili. E una domande su tutte: era prevedibile quanto accaduto ieri? Dato che il rialzo termico non è stato improvviso, si poteva o doveva agire prima? Si potevano evitare i morti e i feriti? C'è tutto questo oggi attorno al disastro della Marmolada. Il titolare di un rifugio a poca distanza dal luogo della tragedia, a Today.it dice: "E' stato un evento eccezionale". Il governatore del Veneto, Luca Zaia: "C'è il rialzo delle temperature ma è stata anche fatalità".

Intorno alle 14 di ieri, domenica 3 luglio, sul più grande ghiacciaio delle Alpi italiane il distacco di un seracco ha provocato una valanga che ha travolto cordate di escursionisti che stavano salendo verso la vetta e altri appassionati di montagna che erano più in basso. Il bilancio è ancora provvisorio. Ci sono 8 vittime accertate (l'ultima è stata recuperata da pochi minuti, ndr) e otto feriti, ma i numeri sono sono definitivi. Finora poi i dispersi sarebbero 15: italiani anche anche stranieri.

"Possibili nuovi crolli sulla Marmolada"

Le operazioni di ricerca dei dispersi sono rese difficili dal meteo. Ci soo due problemi, da un lato il rialzo termico degli ultimi giorni che ha reso "fragile" il ghiacciaio e dall'altro il temporale che è si abbattuto sull'area nella mattinata. "L’operazione è molto complicata, in questo momento l’attività principale è svolta dai droni che stanno scandagliando ogni metro della valanga. Il pericolo oggi - spiega il portavoce nazionale del Soccorso Alpino, Walter Milan, rispondendo alle domande dei cronisti fuori dalla sede dei vigili del fuoco di Canazei - sono le alte temperature e non sono esclusi ulteriori crolli, per cui stiamo lavorando con meno forze possibili sul terreno per non mettere a rischio i soccorritori. Lo zero termico è a oltre 4000 metri, adesso è previsto un peggioramento che potrebbe portare qualche precipitazione in serata”.  

Proprio il peggioramento delle condizioni, ha reso necessario deviare l'elicottero del premier Mario Draghi  - atteso per un sopralluogo a Canazei - su Trento.

L'allerta maltempo in Trentino è in vigore fino alla mezzanotte. L'avviso emesso dalla Protezione civile prevede il passaggio di un fronte freddo e temporali anche intensi che potrebbero rallentare quindi le operazioni di ricerca dei dispersi sulla Marmolada. 

"Non era possibile prevedere tale disastro"

Il ghiacciaio è crollato nei pressi della località Punta Rocca, lungo il percorso normalmente intrapreso per raggiungerne la vetta. Il filmato girato dal rifugio Capanna Punta Penìa vicino al disastro mostra neve mista a roccia che rotola giù per le pendici della montagna con un fragore. Aurelio Soraruf, titolare del Rifugio Marmolada Castiglioni e di Capanna Punta Penia, a Today.it dice: "Siamo in linea d'aria a due chilometri, si è visto e sentito tutto. Il ghiacciaio crollando ha travolto alcune persone che erano in cordata e altre che erano più a valle per un pic nic. E' accaduto alle 14. E' l'orario peggiore perché sulla montagna c'è chi torna dalla vetta, chi sale, chi si ferma per mangiare". Per Soraruf che la montagna la vive da decenni si tratta di un evento "imprevedibile. Può capire che si stacchi qualche masso, ma non questo. E' un evento eccezionale". Nessuna polemica sulla sicurezza: "Non era prevedibile, forse sì si deve ragionare più a livello globale sui problemi del riscaldamento climatico e quindi anche di quest'area. L'area del ghiacciaio adesso è interdetta, dobbiamo aspettare che la situazione si stabilizzi. E' accaduta una tragedia, si cercano ancora corpi. Pensiamo a questo, poi ragioneremo sul resto".

Zaia: "Temperature alte, ma anche fatalità"

"Dieci gradi su a Punta Rocca significano scioglimento. Da qui a pensare che si stacchi un 'condominio' di ghiaccio con detriti e massi ciclopici ne passa molto. Penso che sia stata anche una tragica fatalita'", ha detto aii giornalisti il presidente del Veneto Luca Zaia, arrivando a Canazei per l'incontro con il premier Draghi. "Non posso dire altro che i fatti - ha aggiunto Zaia - e i fatti ci dicono che le temperature alte non favoriscono queste situazioni, dopodichè devono essere gli esperti a dare indicazioni":

Disastro della Marmolada: il bilancio delle vittime

Le conseguenze del disastro, in termini di vite umane, non sono ancora quantificabili in modo definitivo I numeri dati finora dai soccorritori sono tristemente destinati a mutare. E' Sandro Raimondi, procuratore di Trento, a spiegare quanto la situazione sia tragica. "Temo che le vittime aumentino almeno del doppio se non del triplo visto il numero dei dispersi e il fatto che siano rimaste parcheggiate 16 auto. L'apertura del fascicolo è un atto dovuto. La prima cosa da fare in questo momento è l'identificazione delle vittime che non sarà facile, servirà l'esame del dna", dice all'AdnKronos.

Negli ospedali delle Dolomiti sono attualmente ricoverati in terapia intensiva due pazienti soccorsi ieri in Marmolada. Lo comunica la stessa azienda sanitaria bellunese. Si tratta di un tedesco di 67, che si trova in Terapia Intensiva, e di una sua connazionale di 58 anni, attualmente in osservazione intensiva. Per entrambi i medici hanno riservato la prognosi. Altri quattro feriti sono ricoverati all'ospedale Santa Chiara di Trento. Due sono in Rianimazione: una ragazza di 29 anni di Pergine Valsugana e una 51enne di Como. Stabili in reparto un 27enne di Barbarano Mossano in provincia di Vicenza, e un 33enne di Pergine.

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