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Venerdì, 19 Aprile 2024
Il ghiacciaio crollato

Marmolada, l'ultimo bilancio: "11 persone morte o disperse"

Nelle ultime ore individuati i corpi di altri due escursionisti. Sei le vittime identificate. Zaia: "Degli otto feriti sette sono ancora in ospedale, due sono gravi"

"Il bilancio di questa tragedia è pressoché definito: stiamo parlando di 11 persone decedute o disperse", di cui tre veneti e una donna trentina tra i sei morti che per ora hanno un nome. "Degli otto feriti sette sono ancora in ospedale e un paio sono gravi". A tracciare l'ultimo bilancio della tragedia avvenuta sulla Marmolata è stato questa mattina il presidente della Regione Veneto Luca Zaia prima di entrare nel quartier generale dei soccorsi allestito dopo la valanga di domenica 3 luglio. 

Nelle scorse ore le ricerche della protezione civile trentina e del soccorso alpino hanno consentito di individuare e recuperare i resti di altri due escursionisti. Le due salme sono state individuate dai droni e quindi recuperate dai soccorritori in elicottero. "I resti - ha spiegato il presidente del soccorso alpino nazionale Maurizio Dellantonio - sono stati ritrovati nella zona media della frana in prossimità del Gran Vernel".

L'area era già stata perlustrata nei giorni scorsi, ma la situazione è cambiata per lo scioglimento di una parte del ghiaccio. Tra gli alpinisti deceduti a causa del distacco del seracco del ghiacciaio, ad oggi sono sei quelli identificati: la trentina Liliana Bertoldi, il vicentino Tommaso Carollo (la cui compagna, sopravvissuta, è attualmente ricoverata al Santa Chiara di Trento), il 27enne Filippo Bari e la guida alpina Paolo Dani.  Maurizio Fugatti, presidente della Provincia autonoma di Trento, ha fatto sapere che altre due persone "sono state riconosciute stamane dai familiari, si tratta di due cittadini della Repubblica Ceca". Le vittime dunque salgono a 9 "di cui sei riconosciute". Al momento dunque ci sarebbero due dispersi e tre vittime ancora da identificare. 

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"Questa tragedia ha tutti i connotati di una tragedia inevitabile, unica nel suo genere: è venuto giù un grattacielo di 70 piani" ha detto il governatore veneto Zaia facendo il punto della situazione. "Continueremo le ricerche per fare in modo di riportare a casa tutti, di identificare tutti e lavoreremo fino in fondo per questo". Secondo il presidente del Veneto pensare a un modello che possa calcolare il rischio sui ghiacciai è complesso e anche l'idea delle 'bandiere rosse' potrebbe comportare la presenza "per prudenza" di bandiere 'perenni'. "Bisogna ricordare - ha concluso Zaia - che nessuna attività umana è a rischio zero". 

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