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Venerdì, 29 Marzo 2024
INDIA

India, i due marò sono stati liberati

Massimiliano Latorre e Salvatore Girone sono usciti dal carcere: versata una cauzione di 20 milioni di rupie, circa 290 mila euro

INDIA - Sono finalmente liberi Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, i due marò italiani del Reggimento San Marco in arresto in India con l'accusa di avere ucciso due pescatori locali il 15 febbraio scorso. Il tribunale di Kollam ha infatti accolto documenti e garanzie relativi alla concessione della libertà dietro cauzione.

Per la loro liberazione è stata versata da parte di due garanti di nazionalità indiana - Jyothy Kumar e Raj Mohan - una cauzione di 20 milioni di rupie (quasi 290 mila euro). I due marò hanno lasciato la Borstal School per raggiungere un albergo nella città di Kochi, dove rimarranno fino all'inizio dell'udienza del processo fissata per il 18 giugno.

LE RIGIDE CONDIZIONI - Secondo quanto stabilito dall'alta corte del Kerala, i marò non potranno allontanarsi di più di dieci chilometri dalla più vicina stazione di polizia, dove dovranno presentarsi ogni mattina per la firma fra le 10 e le 11, nonché ogni qual volta venga loro richiesto. Latorre e Girone dovranno fornire il numero del loro cellulare e non allontanarsi mai dalla zona di competenza del commissariato.

Quanto ai due garanti, dovranno produrre documenti di identità validi e non potranno lasciare lo stato del Kerala. Altra condizione è l'obbligo di consegna del loro passaporto. A ciò si aggiunge l'ordine al governo indiano di avviare le pratiche di prevenzione nei porti e negli aeroporti per impedire che i due imputati possano lasciare il paese.

MONTI: "BENE, MA ORA L'OBIETTIVO E' IL LORO RIENTRO" - Il premier Mario Monti ha espresso in una nota il proprio compiacimento per la liberazione dei due italiani. "Esprimo la viva soddisfazione del governo e mia personale per la liberazione, avvenuta oggi su cauzione, dei nostri marò Massimiliano Latorre e Salvatore Girone, detenuti da oltre tre mesi nel Kerala (India) a seguito di un incidente avvenuto in acque internazionali, e all'indomani di un altro risultato significativo: la rapida liberazione di Modesto Di Girolamo, sequestrato in Nigeria lunedì scorso. Anche per questo evento esprimo la soddisfazione del governo e l'apprezzamento per tutti coloro che vi hanno contribuito". Monti ha poi spiegato di aver "porto telefonicamente i sentimenti di gioia del popolo italiano al maresciallo Latorre e al Secondo Capo Girone e ho potuto constatare la loro forza e fierezza, malgrado la dura esperienza di questi mesi. Un obiettivo importante della nostra azione è stato così raggiunto"

Il presidente del Consiglio ha poi auspicato il loro rientro definitivo in Italia: "Ma la conclusione finale che vogliamo, per la quale abbiamo lavorato fin dal primo giorno con determinazione nei confronti delle autorità indiane di ogni livello, è il ritorno in Italia dei nostri militari. Il risultato oggi conseguito è frutto dell'incessante impegno dei ministri della Difesa, degli Esteri, della Giustizia e delle rispettive amministrazioni, nonché dello stretto coordinamento al quale abbiamo improntato l'intera operazione, rivolta a una finalità così rilevante non solo per i due militari, ma anche per la dignità nazionale dell'Italia, profondamente sentita dall'opinione pubblica e dalle forze politiche".

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