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Giovedì, 28 Marzo 2024
Il caso

Marò, altri tre mesi in Italia per Latorre: "Può curarsi"

La Corte suprema indiana ha concesso oggi un'estensione di tre mesi della permanenza in Italia per motivi di salute del fuciliere di Marina Massimiliano Latorre

ROMA - Massimiliano Latorre potrà rimanere altri tre mesi in Italia.

La Corte suprema indiana ha infatti concesso il prolungamento della sua permanenza a Roma per motivi di salute. Il fuciliere della Marina è tornato in Italia dall'India dopo un ictus. Il cinque gennaio è stato operato per un'anomalia cardiaca. Sarebbe dovuto rientrare il dodici.

 "E' una notizia positiva". Così il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni, prima di partire per l'Etiopia, ha commentato le notizie sulla proroga concessa a Massimiliano Latorre, ricordando che si trattava di una "richiesta basata su ragioni umanitarie". "Ora bisogna lavorare a una soluzione definitiva per entrambi i Marò", ha aggiunto.

Latorre, in Italia da metà settembre, è in attesa del processo indiano da due anni e mezzo, insieme al collega Salvatore Girone, con l’accusa di avere ucciso due pescatori mentre si trovavano in servizio a bordo dell’Enrica Lexie, nel febbraio 2012.

La sezione numero tre della Corte indiana presieduta dal giudice Anil R.Dave ha disposto l'estensione del permesso dopo aver ascoltato la posizione del pubblico ministero indiano e dell'avvocato di Latorre, Soli Sarabjee.  La seduta è stata particolarmente breve poiché Narasimha ha consegnato alla Corte una lettera di istruzione da parte del governo indiano in cui si accettava la possibilità che il Fuciliere continuasse la sua convalescenza in Italia per tre mesi. Contestualmente, la Difesa ha presentato ai giudici una garanzia scritta firmato dall'ambasciatore d'Italia in India Daniele Mancini in cui c'è un impegno a rispettare la nuova scadenza fissata oggi dalla Corte per il rientro di Latorre.

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