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Venerdì, 19 Aprile 2024

Fiori e messaggi per ricordare Martina Del Giacco

La comunità della studentessa ritrovata morta lo scorso 9 novembre, dopo essere scomparsa da casa, si stringe intorno alla famiglia. A scuola, i compagni sono seguiti da uno psicologo. Gli insegnanti negano episodi di bullismo

La comunità di Calcinaia è stretta intorno alla famiglia di Martina Del Giacco, la studentessa ritrovata morta nell'Arno, dopo essere scomparsa di casa lo scorso 9 novembre.

Centinaia di persone diedero il loro contributo volontario per ritrovarla, mantenendo viva la speranza fino all'ultimo.

La studentessa era seguita da una psicologa, a cui i genitori si erano rivolti dopo che - secondo fonti investigative - la giovane aveva compiuto gesti autolesionistici. Per gli inquirenti, la sera della scomparsa, Martina avrebbe portato con sé alcuni farmaci che le erano stati prescritti per curare il suo disagio.

Nonostante le voci circolate, finora non sarebbero stati accertati episodi di bullismo nelle scuole frequentate dalla studentessa.

Ricostruisce Il Tirreno:

l preside dell'istituto alberghiero di Pisa, Salvatore Caruso, ha spiegato che la studentessa non aveva una frequenza regolare e che le insegnanti non avevano finora avuto segnalazioni di problemi di bullismo

I compagni di classe hanno voluto incontrare una psicologa e hanno chiesto di poter fare qualcosa di concreto per ricordare l'amica, tramite un'iniziativa a scopo benefico per sostenere l'adozione a distanza. Tuttavia, scrive ancora il Tirreno,

La madre della giovane, durante una trasmissione televisiva, giorni fa, ha raccontato che la figlia ebbe problemi con i compagni quando frequentava la precedente scuola. "Ero stata a scuola a protestare", si era sfogata. Poi la figlia aveva cambiato istituto. La dirigente scolastica anche di questo secondo istituto però ha riferito di non conoscere il caso

Rimangono le testimonianze di coloro che hanno raccontato il disagio di Martina, ricordando che non si sentiva accettata, tendeva a isolarsi, spesso si lamentava di essere stata derisa dai suoi coetanei per il proprio aspetto fisico. Un disagio che traspare anche dai suoi post su Facebook. 

Intanto molte persone continuano a recarsi a casa di Martina per far sentire la loro vicinanza alla famiglia. 

Fonte: Il Tirreno →
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