rotate-mobile
Venerdì, 9 Giugno 2023
Le indagini / Catania

Elena Del Pozzo: cosa significa che le tracce di sangue a casa della mamma sono "da riporto"

Gli esami sugli abiti sequestrati nell'abitazione della 23enne detenuta per l'omicidio della figlia, e le indagini della procura di Catania dopo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Ris

Saranno gli accertamenti dei carabinieri del Ris (reparto investigazioni scientifiche) di Messina a chiarire se sono di sangue e a chi appartengano le macchie trovate su un vestito di Martina Patti, la 23enne detenuta per l'omicidio della figlia Elena Del Pozzo, di 5 anni. Il capo d'abbigliamento è stato sequestrato durante una perquisizione nell'abitazione della donna a Mascalucia, disposta dalla procura di Catania. Gli esami dovranno accertare se è sangue, eventualmente di chi sia e da quanto tempo è presente sul vestito per poterlo, nel caso, collegare alla dinamica del delitto.

"Le tracce di sangue rinvenute" nell'abitazione sono "da riporto" e quindi "si può con certezza escludere che l'omicidio sia avvenuto a casa". Il ritrovamento, dunque, non colloca l'omicidio nell'abitazione. Questo è quanto precisa la procura di Catania dopo gli accertamenti eseguiti dai carabinieri del Ris. Un fatto, questo, che coincide con la ricostruzione della donna che tra le dichiarazioni della sua confessione aveva detto di essere tornata a casa a cambiarsi d'abito e lavarsi. Operazioni che ha fatto, ha spiegato, dopo essere tornata dal fondo abbandonato dove è stato trovato il cadavere della bambina e prima di uscire per inscenare il falso sequestro della figlia a Tremestieri Etneo ad opera di un commando armato.

casa mascalucia ansa-2

Nella casa è stata trovata anche la parte del budino che Martina Patti aveva preparato per Elena. La piccola non avrebbe finito di mangiarlo per andare con la madre - secondo la ricostruzione dell'indagata - a vedere un posto dove la mamma giocava da bambina e dove la piccola non era mai andata e che era curiosa di vedere. Sarebbe quello il posto dove Elena sarebbe stata assassinata e il corpo messo in buste di plastica e semi seppellito, secondo il racconto della madre rea confessa che però non ricorda la dinamica dell'accaduto.

Cosa è emerso dall'autopsia

Dall'autopsia, intanto, è emerso che la bambina è stata assassinata con oltre undici coltellate, poco meno di una ventina parrebbe, una delle quali letale: il colpo che ha reciso i vasi dell'arteria succlavia (situata nella parte superiore del torace), e che ha procurato la morte non immediata della vittima. L'arma del delitto non è stata ancora trovata, nonostante le vaste ricerche dei carabinieri della sezione investigazioni scientifiche (Sis) e del comando provinciale di Catania e del Ris di Messina che hanno battuto a fondo la campagna dove è stato trovato il cadavere di Elena e la sua abitazione.

Il lutto cittadino

Intanto, il sindaco di Mascalucia, Vincenzo Magro, ha proclamato il lutto cittadino per mercoledì prossimo, giorno in cui, nella cattedrale di Catania, saranno celebrati i funerali della piccola Elena. La funzione sarà celebrata, a partire dalle 17, dall'arcivescovo metropolita Luigi Renna. In chiesa sarà presente anche una delegazione del comune di Mascalucia, guidata dal sindaco Magro, accompagnata da un picchetto di vigili urbani con il gonfalone del paese etneo. Secondo quanto si è appreso, la scelta della cattedrale di Catania, dove sono custodite le reliquie di sant'Agata, è legata alla devozione del padre di Elena nei confronti della patrona della città.

Bimba trovata morta a Mascalucia, le foto dal luogo della tragedia

Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Elena Del Pozzo: cosa significa che le tracce di sangue a casa della mamma sono "da riporto"

Today è in caricamento