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Giovedì, 25 Aprile 2024
L'orrore / Salerno

"Marzia è scappata con un nuovo fidanzato": invece la torturavano fino ad ucciderla

Marchiata a fuoco, come si fa con le bestie: sul corpo la sigla B. V. dalle iniziali della carnefice. Una intera famiglia è finita in carcere per l'omicidio di Marzia Capezzuti e dalle carte dell'indagine emerge tutto l'orrore della vicenda

Per quasi tre anni di inferno Marzia Capezzuti sarebbe stata insultata, picchiata e trattata come una schiava, costretta a dormire in uno sgabuzzino, ad ingoiare una sigaretta accesa e ad essere marchiata col fuoco sulla pelle con le lettere B e V. Le iniziali di Maria Barabara Vacchiano, la donna di 46 anni, sorella dell’ex compagno della vittima, che è finita in manette ieri insieme al marito e al figlio di 15 anni.

Uno scenario da film dell'orrore quello che emerge dall'ordinanza di custodia cautelare emessa dalla Procura di Salerno e che dipinge gli ultimi istanti di vita della ragazza milanese di 29 anni scomparsa a marzo del 2022 da Pontecagnano Faiano, in provincia di Salerno, dove si era trasferita per vivere con il fidanzato poi deceduto.

La storia iniziata nel 2019 è stata ricostruita anche grazie alla testimonianza di una delle figlie della Vacchiano, Annamaria, che ha raccontato l'indicibile a cui era stata sottoposta la giovane affetta da un ritardo cognitivo e per questo beneficiaria di un assegno Inps. Proprio quei mille euro al mese sarebbero stato il movente dietro l'efferato delitto mascherato da scomparsa. Ai genitori della vittima i parenti del defunto compagno avevano infatti detto che la giovane era scomparsa dal 2021, fuggita con un nuovo fidanzato. Così da poter continuare a ritirare i soldi usando il bancomat della vittima.

Annamaria ha raccontato agli inquirenti anche di una conversazione con la madre in caserma: "Tanto non la trovano – avrebbe detto la donna – l’ho uccisa e l’ho data in pasto ai maiali", poi l’ha invitata a non dire nulla, aggiungendo "Ricordati che sei una Vacchiano". 

A finire in manette la sorella dell’ex compagno Maria Barbara Vacchiano (46 anni), suo marito Damiano Noschese (39 anni) e il figlio 15enne della coppia che ora si trova in un istituto per minori. Proprio una conversazione tra il 15enne e l'altra figlia dei Noschese rappresenta la pietra tombale dell'inchiesta. La videochiamata su Instagram intercettata dagli inquirenti fa infatti luce anche sugli ultimi istanti di vita della 29enne: durante la conversazione tra i due figli di Maria Barbara Vacchiano il 15enne dice che l’avrebbero "portata a fare un giro", poi "affogata" e "strangolata". Il corpo, abbandonato in un casolare, quando è stato ritrovato il 25 ottobre 2022 presentava anche i segni di acido.

Nel colloquio con il fratello, Annamaria appare sconvolta mentre il quindicenne fa il duro e la invita a non parlare e si dice pronto ad assumersi lui la responsabilità di tutto, così da lasciare fuori la madre. Annamaria per il giudice è l'unica ad aver conservato un residuo di umana pietà.

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