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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mistero / Torino

Il giallo di Massimo Melis: ucciso senza un perché nella notte di Halloween

Domani l'ultimo saluto al soccorritore freddato in auto con un colpo alla testa a Torino. Le indagini si preannunciano lunghe e complesse. L'amica Patrizia allontana in parte l'ipotesi stalker. Nessuna ombra nella vita del 52enne

Non si dà pace Rosaria, l'anziana madre di Massimo Melis, ucciso a Torino con un colpo di pistola alla tempia la notte dì Halloween.

"Era il mio angelo. Perché me lo hanno ucciso?". A confortarla, con la figlia che abita fuori Torino ma che in questi giorni si è trasferita nell'alloggio al secondo piano delle case popolari di via Desana, c'è anche don Nicholas, parroco della chiesa Maria Speranza Nostra. "Chiediamo di essere lasciati soli nel nostro dolore. Ci sentiamo soffocare", dicono, unendosi idealmente alla richiesta di riservatezza dell'amica Patrizia, l'ultima ad averlo visto in vita. "Massimo era stupendo, troverò chi l'ha ucciso. Lo stalker? Non esiste...", dice ai giornali locali, allontanando l'ipotesi degli ultimi giorni che la vittima la proteggesse da una uomo che con il suo comportamento la stava angosciando.

Massimo Melis, ucciso a Torino la notte di Halloween

Il 52enne di origini cagliaritane è stato freddato con un colpo di pistola alla tempia a Torino, vicino a via Gottardo, nella popolosa periferia di Barriera di Milano. L'uomo, autista della Croce Verde, sarebbe stato assassinato subito dopo aver accompagnato a casa, fin sul pianerottolo con le buste della spesa, la sua cara amica, Patrizia.

Gli investigatori della Squadra Mobile della Questura di Torino, agli ordini del dirigente Luigi Mitola, stanno esaminando le immagini delle telecamere di sorveglianza di via Gottardo, dove è stata trovata la vittima, ed attendono l'analisi dei tabulati telefonici. Per ora non è emerso nulla di rilevante. Melis era incensurato, senza ombre. Nessuno vede o sente nulla quella notte, e il cadavere di Massimo verrà trovato il giorno dopo proprio da Patrizia. 

Le indagini avrebbero puntato su un uomo di 62 anni che da qualche tempo corteggiava Patrizia, un pregiudicato per reati commessi parecchi anni fa. Non uno stalker (denunce non ce ne sono), bensì "solo" un corteggiatore non ricambiato. La svolta nelle indagini finora non c'è stata. La soluzione dell’omicidio di Massimo Melis non sarà rapida probabilmente. Da escludere la pista della tentata rapina finita in tragedia: portafoglio e telefonino di Melis non sono stati toccati. Si scava anche nella vita privata, nel lavoro: nessuna ombra. Il suo assassino l’ha sorpreso alle spalle, sbucando dall’oscurità dei giardinetti. Un agguato, un'esecuzione. E' anche per questo che è impossibile escludere fino in fondo l'ipotesi di uno scambio di persona. Chi avrebbe mai potuto o voluto fare del male a Massimo Melis? Non ci sono indagati al momento.

Sabato i funerali di Massimo Melis

I funerali di Massimo Melis si svolgeranno sabato alle 10,30 nella chiesa di Sant’Antonio di Padova. Prima della cerimonia sarà allestita una camera ardente nella vicina sede della Croce Verde.

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