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Mercoledì, 17 Aprile 2024
Le indagini

Spunta una donna legata a Messina Denaro, "L'ho frequentato, non sapevo che era il boss"

Si è presentata spontaneamente ai carabinieri. Secondo il suo racconto non era consapevole della vera identità dell'uomo. La versione non convince chi indaga

Spunta anche una donna nelle indagini scattate dopo l'arresto del boss mafioso Matteo Messina Denaro, catturato il 16 gennaio a Palermo mettendo fine a 30 anni di latitanza. Secondo quanto riporta la stampa locale, una donna si è presentata spontaneamente dai carabinieri ed è stata interrogata. Avrebbe detto di avere frequentato "l'uomo visto in televisione", ma di non avere mai sospettato che fosse Matteo Messina Denaro. Una versione che poco convince gli inquirenti. Il boss a Campobello di Mazara (Trapani) aveva una casa "normale", un'auto ed è accertato che andava al ristorante o al supermercato come un uomo qualunque. Che nessuno sapesse la sua vera identità è quantomeno anomalo. Anche a casa della donna, adesso, sono stati fatti accertamenti.

Matteo Messina Denaro ha da sempre la fama del boss a cui piacciono donne e bella vita. Abiti e orologi costosi sono stati effettivamente trovati nella sua ultima abitazione, anche se l'appartamento in sè era "anonimo". Nella casa sono stati trovati anche dei pupazzi e si è detto che potrebbe anche avere avuto un altro figlio segreto, oltre a quella naturale di cui tutti sanno ma con la quale non avrebbe mai avuto contatti. La presenza femminile nel suo universo non stupisce.

Gli inquirenti lavorano per ricostruire la vita del padrino prima della cattura, affari e coperture. Accertamenti sono in corso anche su altri documenti di identità contraffatti, coi nomi e i dati di persone realmente esistenti, ritrovati. Non è chiaro se siano stati contraffatti dallo stesso capomafia o se qualcuno li abbia preparati per lui, che avrebbe solo apposto la sua foto. Sappiamo che il nome di Andrea Bonafede è stato usato almeno dal 2020, anno dell'operazione all'ospedale di Mazara del Vallo. Prima di allora però il boss avrebbe fatto uso dei documenti di altre persone. E con le generalità di altri favoreggiatori avrebbe viaggiato e concluso affari. 

Le polemiche dopo l'arresto, il procuratore: "Esistono anche i terrapiattisti..."

L'arresto di Matteo Messina Denaro ha scatenato però anche le polemiche. In tanti, da più parti, hanno avanzato l'ipotesi di una cattura "finta", decisa a tavolino col consenso dello stesso boss per suoi interessi. Insinuazioni e sospetti allontanati anche ieri, intervenendo all'inaugurazione dell'anno giudiziario, dal procuratore di Palermo Maurizio de Lucia. "Per questo storico risultato raggiunto grazie alle forze dell'ordine, col coordinamento della Dda, voglio ringraziare in particolare gli uomini e le donne del Ros - ha detto -. L'indagine che ha portato alla cattura di Matteo Messina Denaro è una indagine impeccabile svolta con strumenti tecnici e non c'è elemento di fatto che dica il contrario. Negli atti ci sono i fatti e i fatti sono duri da contrastare con le opinioni. Tutti possono esprimerne, d'altronde esistono anche i terrapiattisti, ma restano i fatti".

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