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Giovedì, 28 Marzo 2024
CRONACA

Abusi su minori, condannato l'ex calciatore Matteo Sereni

L'ex portiere di Torino e Sampdoria era accusato dall'ex moglie. “Sono sconvolto. Ho perso ogni fiducia nella giustizia. L’unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità”, ha dichiarato Sereni dopo la sentenza

TEMPIO PAUSANIA - Matteo Sereni, ex portiere del Torino e della Sampdoria, è stato condannato a tre anni e sei mesi di reclusione e alla perdita della patria potestà al termine del processo con rito abbreviato che lo vedeva imputato per abusi sui minori.

Ad accusare l’ex calciatore la sua ex moglie, Silvia Cantoro. I fatti per il quale Sereni è stato condannato sarebbero stati commessi in una villa in Costa Smeralda nell’estate nel 2009. Secondo l’accusa, l’ex calciatore avrebbe abusato della figlia minorenne. 

Matteo Sereni ha sempre ribadito la sua totale estraneità e ha respinto le accuse mossegli dalla Cantoro. “Sono sconvolto. Ho perso ogni fiducia nella giustizia. L’unica cosa che mi mantiene vivo è sapere che i miei figli conoscono la verità”, ha dichiarato Matteo Sereni. I suoi avvocati, Michele Galasso, Giacomo Francini e Giampaolo Murrighile, hanno commentato la sentenza definendola “gravemente ingiusta” e annunciando l’intenzione di fare appello. “La condanna riguarda un processo nel quale la denuncia proviene dalla ex moglie di Matteo Sereni nel corso di una asperrima separazione coniugale ed in cui persino la bambina, più volte registrata dalla madre, ha successivamente ammesso che le accuse al padre non erano vere”, hanno fatto sapere i tre avvocati.

Anche i legali di Silvia Cantoro, ex moglie di Sereni e sua procuratrice legale, hanno commentato.  “In rappresentanza dei minori ribadiscono che la giustizia fatta con la sentenza non potrà mai ripagare i minori degli eventuali danni psicologici subiti per le condotte delittuose accertate”, ha detto l'avvocato Daniele Galloppa. 

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