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Giovedì, 25 Aprile 2024
la confessione / Como

Infermiera narcotizzata e stuprata, arriva la confessione

Dopo aver negato gli abusi, il medico ha confessato al pm: la ricostruzione

Negava di aver stuprato l'ex fidanzata dopo averla narcotizzata, ma alla fine è arrivata la confessione. Durante l'interrogatorio di garanzia a Busto Arsizio, in provincia di Varese, Andrea Carlo Pizzi, medico anestesista di 52 anni ha confessato. In precedenza, infatti, durante l'interrogatorio con il pm aveva dichiarato che il rapporto era stato consensuale, per poi ritrattare. Dopo essere uscito con la donna che aveva frequentato per mesi, al termine di una discussione, con la scusa di darle un antidolorifico per un problema a una spalla l'aveva fatta salire in casa e le ha iniettato un farmaco a cui la donna aveva già reagito male in passato, e l'ha stuprata. L'accusa è violenza sessuale aggravata dall’uso di sostanze narcotiche.

La dinamica

I due sono colleghi. Lei, infermiera, lui medico, lavorano all'ospedale Villa Aprica di Como. Secondo la stampa locale, infermiera e medico sarebbero andati nella casa di lui a Saronno. Qui la donna è stata narcotizzata con un farmaco e poi violentata mentre era priva di sensi. L'uomo negava ma a prescindere dalla confessione, sarebbe esistita la registrazione di una telefonata in cui il medico ammette l'abuso. Dalle analisi effettuate su telefoni e computer dell'indagato è emerso poi che l'uomo si sarebbe informato sulle conseguenze dello stupro commesso utilizzando farmaci, e sui costi dei risarcimenti delle spese processuali.

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