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Giovedì, 25 Aprile 2024
VIOLENZE MINORI

Pedofilia: "Meglio il Vaticano delle istituzioni italiane"

Save the Children commenta la rimozione del vescovo Ricardo Livieres, per aver coperto abusi su minori. Intanto a Roma un allenatore di calcetto è stato accusato di pedofilia: "Cosa fanno le istituzioni?"

Le pagine dei giornali cartecei e via web si riempiono di notizie che riguardano le violenze sui minori. Prima arriva la notizia che riguarda il Vaticano: Papa Francesco ha rimosso il vescovo Ricardo Livieres, colpevole di aver coperto casi di abusi. Poi da Roma arriva una notizia di cronaca: un allenatore di calcio avrebbe perpetrato abusi sessuali a danni di alcuni ragazzi.

Save the Children, la rete di associazioni che si occupa dei diritti dei più piccoli, commenta quello che lei stessa definisce un "quadro desolante", attraverso le parole del suo direttore generale, Valerio Neri:
 

E' la conferma della assoluta necessità di predisporre procedure efficaci per la tutela di bambini e adolescenti nei luoghi organizzati che frequentano abitualmente. Il Vaticano ha istituito una commissione che sta elaborando delle linee guida per la protezione dei bambini, mentre nel nostro Paese tutto tace a questo riguardo, ed anche i nostri appelli cadono nel vuoto al di là dell’indignazione di rito

Secondo i dati di un'indagine effettuata dalla onlus, per i genitori i luoghi maggiormente a rischio per i loro figli sono i centri sportivi, seguiti successivamente da oratori, parrocchie e scuole. Il Vaticano ha già agito: "Ma cosa sta facendo a questo riguardo il Coni? E per la scuola il Ministero?" continua a chiedersi la ong.

Per risolvere questa problematica complessa è necessaria la coordinazione di "tutte le istituzioni, educative e sociali" che "devono immediatamente dotarsi di procedure e di un codice di condotta per proteggere i minori nei luoghi di loro competenza frequentati ogni giorno da bambini e adolescenti in ogni città". Qualcosa Save the Children ha già fatto, creando un sistema di tutela dagli abusi che viene adottato in tutti i progetti realizzati dall’organizzazione. Perché sono i minori stessi, con strumenti certi e riconosciuti che possono segnalare il sospetto o il rischio di abusi. Le linee guida che la onlus ha redatto hanno come scopo l'effetto deterrente per "rompere il muro di paure e imbarazzo che rende difficile, o a volte impossibile, intervenire tempestivamente a loro protezione". Ma la domanda rimane: cosa stanno facendo le istituzioni?

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