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Sabato, 20 Aprile 2024
Treviso

Marco ucciso in due giorni dalla meningite, caccia ai contatti: era stato in discoteca

Raffreddore, sangue dal naso poi i sintomi più gravi: aveva appena 22 anni Marco Innocente, il giovane di Castelfranco Veneto ucciso dal menigococco.

Un ragazzo di 22 anni di Castelfranco Veneto (Treviso) è morto per le conseguenze di una meningite provocata da meningococco. Il giovane, Marco Innocenti, presentava sintomi atipici da due giorni, e si è aggravato due notti fa quando era stato ricoverato al pronto soccorso dell'ospedale trevigiano. Venerdì 25 marzo il decesso. I successivi accertamenti hanno confermato il sospetto diagnostico iniziale di malattia invasiva da meningococco ed ulteriori approfondimenti di laboratorio hanno individuato come responsabile il sierotipo B.

Meningite, dai primi sintomi al decesso

Secondo quanto si è appreso la meningite fulminante da meningococco che lo aveva colpito e lo ha poi portato ad una setticemia. I primi sintomi, rinite ed epistassi, si erano manifestati nella giornata di mercoledì, mentre già giovedì era subentrati una leggera febbre, cefalea, stanchezza marcata e vomito. Poi, nel corso della notte tra giovedì e venerdì la sintomatologia si è aggravata con la comparsa di difficoltà respiratoria, dolore e debolezza agli arti inferiori e macchie al tronco ed al volto.

Prontamente portato al pronto soccorso e sottoposto agli accertamenti e cure del caso Marco è però deceduto nella mattinata di ieri. I successivi accertamenti hanno poi confermato il sospetto diagnostico di una malattia invasiva da meningococco ed ulteriori approfondimenti di laboratorio hanno individuato come responsabile il sierotipo B.

Come spiega Trevisotoday la notizia della sua scomparsa è subito rimbalzato un po' ovunque in città, con amici e parenti che si sono immediatamente stretti intorno alla famiglia (mamma, papà e la sorella più piccola Sara) in questo momento di dolore estremo. Marco era infatti un ragazzo sorridente che amava la vita. Grande tifoso del Milan e del calcio in generale, aveva anche giocato per la Asd Virtus Castelfranco nel futsal. Ex studente del Liceo Giorgione, era iscritto all'Università degli Studi di Padova in Scienze dell'educazione per seguire il suo desiderio di diventare insegnante.

La malattia

La malattia invasiva da meningococco, causata dal batterio "neisseria meningitidis", ha una incubazione che può essere al massimo di 10 giorni, ma in media l’incubazione è di 4 giorni e si trasmette per via respiratoria con il contatto diretto da persona a persona attraverso le goccioline respiratorie. Nella maggior parte dei casi il batterio vive senza causare problemi nelle prime vie respiratorie, ma in alcuni casi può provocare malattie severe come la meningite, la setticemie o entrambe. Inoltre, la segnalazione di una meningite da meningococco comporta l’immediata attivazione di specifiche misure di igiene e sanità pubblica: inchiesta epidemiologica per l’individuazione dei contatti da sottoporre a sorveglianza sanitaria, ed eventualmente a chemioprofilassi.

Nel caso specifico, una volta ricevuta la segnalazione, il Servizio di Igiene e Sanità Pubblica dell'Ulss 2 si è prontamente attivato con l’indagine epidemiologica. Al momento sono stati individuati 14 contatti stretti, familiari ed extrafamiliari (Marco nei giorni scorsi era difatti stato con alcuni amici anche presso una discoteca dell'asolano), che sono stati sottoposti a chemioprofilassi. Nell'occasione l'Ulss 2 ribadisce che la chemioprofilassi è indicata solo per i contatti stretti individuati attraverso la indagine epidemiologica. I contatti stretti sono: persone conviventi, persone direttamente esposte alle secrezioni respiratorie del paziente, soggetti che hanno dormito nella stessa abitazione del paziente, contatti prolungati e ravvicinati con il paziente.

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