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Giovedì, 25 Aprile 2024
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Caro Renzi, per nutrire il pianeta partiamo dalle scuole

Prodotti locali e sani, rispetto dei lavoratori ma anche più trasparenza nelle gare d'appalto. Parte la campagna #iomangiogiusto per migliorare la qualità delle mense scolastiche di tutta Italia. Le associazioni scrivono direttamente al premier

Un fatturato di circa 1,3 miliardi di euro, più di 2,5 milioni di utenti e 380 milioni di pasti distribuiti in un solo anno: sono questi le stime che riguardano la ristorazione scolastica nazionale, ovvero tutte le mense dove ogni giorno mangiano i più piccoli. Un servizio fondamentale per tutti gli studenti ma anche per tutte le loro famiglie e le scuole. A volte, però, non si pensa a cosa ci sia dietro a quel pasto distribuito a ogni bambino ogni giorno: aziende, produttori e istituzioni locali e nazionali. Un servizio che, nell'anno dell'Expo dedicato all'alimentazione, ha la possibilità di migliorare le sue potenzialità e di risolvere problemi e difetti. E' questo l'obiettivo di #iomangiogiusto, la campagna lanciata da "Italia Sveglia", una alleanza tra le organizzazioni ActionAid, Cittadinanzattiva e Slow Food, nata con obiettivo di moltiplicare l’offerta di occasioni di impegno e attività per i cittadini, per mettere in comune competenze e capacità operative. 

Questa nuova realtà ha deciso prima di tutto di affrontare il tema delle mense scolastiche. In particolare perché non esistono ancora dati nazionali sugli sprechi alimentari prodotti nelle scuole. Secondo alcune rilevazioni, circa il 10% dei pasti serviti (pari a 87mila tonnellate di cibo) sono eccedenze, delle quali l’85% è totalmente sprecato. Un problema che però può essere affrontato con maggiore consapevolezza nel 2015, l'anno dell'Expo sulla nutrizione. Anche perché in realtà una "svolta buona" in questo senso c'è già stata: gli italiani dal 2008 mangiano meglio e sprecano meno cibo. 

Quello che viene chiesto dalle associazioni è semplice: niente più sprechi. Un cambiamento che però deve partire da dei principi specifici, primo fra tutti quello della sostenibilità: solo così i piccoli cittadini delle scuole potranno imparare il rispetto dell'ambiente. Ma non solo: nutrire i più piccoli significa fornire cibo sano, con prodotti di cui si può controllare la provenienza. Per questo è importante coinvolgere i produttori locali e garantire gare di appalto per il servizio di mensa il più trasparenti possibile. Infine con il coinvolgimento di genitori e studenti nella definizione del servizio, verrà garantita anche la partecipazione. Attraverso questi principi gli sprechi potranno essere ridotti, insieme ai rifiuti, e il rispetto dell'ambiente garantito. 


Per questa ragione "Italia Sveglia!" ha deciso di rivolgersi al primo promotore di Expo 2015: il presidente del consiglio Matteo Renzi. Governo e ministeri dovranno prendere l'impegno per rivedere le linee di indirizzo sulla ristorazione scolastica prima della chiusura del grande evento, ovvero entro il 31 ottobre 2015. Ogni cittadino ha la possibilità di consultare nello specifico i contenuti della campagna on-line e di inviare una lettera, direttamente al premier, per poter chiedere un impegno concreto in questa direzione. 

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