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Giovedì, 25 Aprile 2024
CRISI CASA

Emergenza casa: "Chi viene sgomberato occupa di nuovo"

Occupazioni, sgomberi e sfratti sono ormai all'ordine del giorno nelle cronache. La gente che non riesce a pagare l'affitto è sempre di più. Avere una casa è una necessità ma è anche un diritto?

Nella periferia di Milano è scoppiata la rabbia quando le forze dell'ordine hanno sgomberato una serie di occupazioni. Il giorno prima, durante uno sfratto, un gruppo di persone aveva cercato di impedirlo con un presidio e anche qui sono voltate manganellate. Che sta succedendo alle case nel nostro Paese? Siamo già in "emergenza abitativa"?

CHI ABITA - I dati più freschi ci arrivano dal ministero degli Interni, da cui si evince che ogni giorno 86 famiglie rischiano di perdere il tetto sopra la propria testa, perché ogni giorno vengono eseguiti 86 sfratti.

CHI VENDE E COMPRA - Il mercato immobiliare non se la passa bene: non è un buon momento per vendere casa e, da quando è iniziata la crisi, è sempre stato più difficile trovare degli acquirenti. Questo ha abbassato il costo delle abitazioni, ma anche il potere d'acquisto della popolazione è diminuito. A dirlo i dati Nomisma, per cui nel 2014 il mercato immobiliare "ha toccato il fondo" e adesso è necessaria la risalita: 

Solo attraverso una rinnovata iniezione di credito e un'ulteriore revisione dei prezzi il mercato del mattone italiano potrà tornare a crescere

L'anno dovrebbe chiudersi con un incremento degli scambi di abitazioni del 3,7% a livello nazionale, che è però un dato ben lontano dagli scatti registrati nelle precedenti "inversioni cicliche": 17% nel 1985 e 9% nel 1997. 

L'ITALIA DEI POVERI - Gli ultimi dati Istat hanno evidenziato che le persone in povertà assoluta e relativa nel nostro Paese sono in aumento da sei anni, ovvero da quando è cominciata la crisi economica. Nonostante il raffreddamento dei prezzi di affitto e compravendita sul mercato, pagare l'affitto e comprare casa è ancora difficile, come spiega Walter De Cesaris, segretario nazionale dell'Unione inquilini:

In questi anni non c'è stato nessun intervento sulla bolla speculativa: i prezzi diminuiscono ma gli sfratti aumentano e senza un intervento pubblico non se ne esce, perché il mercato da solo non risolverà il problema.

IL PIANO CASA - Il Piano Casa del governo Renzi è ancora al vaglio del Parlamento, ma ha già creato problemi ed è stato bocciato da diverse associazioni e movimenti sociali. L'articolo 5 si intitola "Lotta alle occupazioni abusive" e afferma che chi vive in uno stabile occupato non ha la possibilità di prendere la residenza e quindi non ha accesso ai servizi che le amministrazioni comunali offrono, come sanità e scuola.

Avvocati di strada Onlus ha anche fatto ricorso in Cassazione, perché secondo l'associazione quell'articolo vìola la Costituzione:

Non sarà di certo più facile mandare via queste persone dall’edificio. In compenso gli si impedirà di potersi curare, di poter votare, di poter avere accesso all’assistenza sociale, di poter ottenere dei documenti, di iscrivere i figli a scuola. La stessa cosa succederà in tutta Italia a decine di migliaia di persone già in difficoltà che vedranno la propria già non facile situazione peggiorare ulteriormente. E’ così che il Governo intende fare qualcosa per i poveri?

L'EDILIZIA POPOLARE - Sempre sulla questione abitativa c'è una proposta di decreto del ministero delle Infrastrutture che prevede la dismissione degli alloggi di edilizia residenziale pubblica. Questi alloggi verrebbero venduti e messi all'asta e per Asia Usb, sindacato degli inquilini, è inaccettabile: 
 

Questo è un nuovo attacco alle condizioni di vita dei settori popolari più deboli, che si troveranno costretti a misurarsi con l’improvviso problema di acquistare a prezzi di mercato il proprio alloggio oppure a vederselo vendere all’asta a terzi. Quest’ultima sarà l'unica soluzione riservata a migliaia di inquilini considerati occupanti senza titolo.

Rincara la dose Angelo Fascetti, dello stesso sindacato degli inquilini:

Si parla di legalità per chi è costretto a occupare uno spazio perché non ha una casa, ma poi si lascia liberi gli speculatori di fare profitti non solo sull'edilizia privata, ma anche su quella pubblica. 

LEGALITA' ED EMERGENZA SOCIALE - Come fare quindi a rimanere nella legalità nel momento in cui non si può pagare l'affitto? De Cesaris una proposta ce l'ha, visto che le case ci sono ma non possono essere abitate:
 

Ci vuole un intervento pubblico, un vero piano casa che non riproduca il meccanismo del passato, perché il problema non è che non ci sono le case e bisogna costruirle. Vanno riutilizzate a scopo sociale, date a chi non ce la fa. Poi c'è una fascia di popolazione che entra in morosità per colpa della crisi: per loro bisogna "sanare il debito" con un fondo per la morosità incolpevole


ORDINE PUBBLICO E ORDINE SOCIALE - In questo senso, sgomberi e sfratti, pur ristabilendo la legalità, non risolvono il problema alla radice: 

Con l'ordine pubblico non si risolva nulla, ma semplicemente si rimanda. Chi viene sgomberato oggi, occuperà di nuovo domani. Per questo il problema non è di ordine pubblico ma sociale e andrebbe affrontato dallo Stato con un intervento appropriato. 

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