Michela, suicida a 22 anni: "Vittima di ricatto per un video hard"
Svolta nelle indagini sulla morte di Michela Deriu, la ragazza di Porto Torres che si è suicidata nella notte tra il 4 e 5 novembre nell’appartamento di un’amica a La Maddalena. La Procura di Tempio ha iscritto i nomi di tre giovani nel registro degli indagati
Istigazione al suicidio, diffamazione ed estorsione: le accuse sono pesantissime.
C'è una svolta nelle indagini sulla morte di Michela Deriu, la ragazza di Porto Torres (Sassari) che si è suicidata nella notte tra il 4 e 5 novembre 2017, nell’appartamento di un’amica a La Maddalena. La Procura di Tempio ha iscritto i nomi di tre amici della giovane nel registro degli indagati. I militari hanno trovato, nella memoria di un computer, un video, la cui diffusione, collegata a un presunto ricatto, potrebbe essere alla base della tragedia.
Il suicidio di Michela Deriu
Michela Deriu, barista di 22 anni di Porto Torres, si era suicidata in casa di un amica a La Maddalena: lì si era rifugiata dopo un'aggressione sotto casa, nella quale gli erano stati rubati circa mille euro.
Gli indagati
Gli indagati, scrive la Nuova Sardegna, sarebbero persone che lei frequentava con assiduità nell’ambiente di Porto Torres. Il capo dell’ufficio inquirente, il procuratore facente funzioni Gianluigi Dettori, sulla base degli accertamenti effettuati dai carabinieri di Porto Torres e di Olbia, ha indicato tre capi d’imputazione: istigazione al suicidio, diffamazione aggravata e tentata estorsione. Ipotesi supportate dal ritrovamento del video hard che sarebbe all’origine del drammatico gesto della ragazza, minacciata appunto della divulgazione del video privato se non avesse aderito alla richiesta di denaro.
Il legale della famiglia
I militari avrebbero trovato infatti un video hard che avrebbe spinto la ragazza a compiere l’estremo gesto. Le risultanze investigative dei militari sono state accolte dal pm di Tempio che ha proceduto all’iscrizione di tre giovani sul registro degli indagati. Il legale della famiglia Deriu, l'avvocato Arianna Denule, dichiara all'Unione Sarda: "Attendiamo l'esito delle attività in corso, la Procura di Tempio e i Carabinieri stanno lavorando in modo eccellente e con grande determinazione". Le indagini non si fermano. La giovane barista, nelle settimane precedenti al suicidio, era tartassata da continue richieste di denaro. Il pubblico ministero sta cercando la prova di un'estorsione.
Il suicidio di Tiziana Cantone
Il dramma di Porto Torres ricorda per alcuni aspetti la tragedia di Tiziana Cantone, la 31enne che lo scorso anno si suicidò a Mugnano, in provincia di Napoli.
