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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

I legali di Buoninconti dopo la conferma della condanna: "Michele spera ancora nella giustizia"

La conferma in appello della sentenza di primo grado aspramente criticata dai legali, che si scagliano contro i primi difensori del marito di Elena Ceste: "Non è possibile dire come, quando, dove e in che modo è avvenuto l'omicidio"

"È una sentenza che non ci convince, il lungo tempo trascorso in camera di consiglio della Corte ci aveva fatto sperare in una rivalutazione della condanna. Questo non è successo. Ricorreremo in Cassazione". Queste le parole di uno dei legali di Michele Buoninconti, Giuseppe Marazzita, dopo la lettura della sentenza che ha confermato la condanna a 30 anni del suo assistito per l'omicidio di Elena Ceste.

"Michele Buoninconti è stato colpito negativamente da questa sentenza - ha aggiunto il legale - sperava sinceramente di poter avere giustizia, lui crede ancora che la giustizia italiana possa dargli ragione, è una persona religiosa e la fede lo aiuta. Lui non si arrende - ha concluso - e non ci arrendiamo noi e sarà attivato un terzo grado di giudizio, quella sarà la decisione dei giudici".

Lasciando l’aula, i difensori di Buoninconti sono tornati a criticare la scelta, operata dai loro predecessori, del rito abbreviato, che non ha permesso di svolgere ulteriori approfondimenti "penalizzando l’imputato. 

Su quanto è accaduto si possono fare solo delle ipotesi. Non è possibile dire come, quando, dove e in che modo Elena Ceste è stata uccisa. E non si può nemmeno dire se sia stato un delitto premeditato, volontario, di impeto o di altro. A nostro avviso non si è trattato nemmeno di un omicidio.

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