Accoltellano migranti poi scappano: aggressione shock sul lungomare di Salerno
E' finita in un lago di sangue una rissa tra giovani campani e un gruppo di richiedenti asilo scatenata da un cellulare sparito: prima le accuse, poi dopo le ingiurie sono scattati i coltelli che hanno lasciato in terra un 18enne africano
Odio razziale, futili motivi o semplicemente la voglia di ingannare la noia con la violenza: sul lungomare di Salerno è bastata una frase per scatenare una violenta rissa tra un gruppo di giovani e alcuni immigrati africani finita in un lago di sangue. Dopo gli insulti e i pugni sono spuntati i coltelli e una lama ha trafitto alla gola, al torace e alla testa un 18enne straniero finito in codice rosso in ospedale.
"Mi avete rubato il cellulare": è bastata questa frase a scatenare il putiferio nel salotto pedonale della città campana. Uno dei cittadini stranieri ospiti del centro rifugiati di Torrione si sarebbe reso conto di non esser più in possesso del suo telefonino e ha additato un gruppetto di giovani che poco prima gli erano accanto, e che, secondo i racconti, avevano insultato gli stranieri. Un primo conciliabolo è sfociato in una rissa a pochi metri di distanza dal sottopiazza della Concordia: gli stranieri, poco più che 18enni, tutti originari di paesi subsahariani sarebbero stati quindi aggrediti dai giovani. Ad avere la peggio è stato uno degli stranieri, originario della Guinea, raggiunto da alcuni fendenti al torace e al capo.
Il ragazzo è stato trasportato d’urgenza, con un’ambulanza del 118, all’ospedale Ruggi d’Aragona, dove in serata è stato sottoposto ad un delicato intervento chirurgico, mentre i suoi amici hanno riportato solo qualche lesione marginale in varie parti del corpo. Ora sull’episodio indagano i vigili urbani e gli agenti della Questura stanno cercando di risalire all’identità degli aggressori che, dopo la rissa, si sono andati alla fuga.
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