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Mercoledì, 24 Aprile 2024
CRONACA

Strage di migranti, un sopravvissuto: "Chiusi a chiave nella stiva"

Uno degli immigrati tratti in salvo avrebbe riferito che a bordo dell'imbarcazione erano 950 le persone presenti, fra cui una cinquantina di bambini e circa duecento donne. Una cifra che renderebbe la tragedia la peggiore mai avvenuta nel Mediterraneo

ROMA - Il bilancio ufficiale del naufragio avvenuto ieri nel canale di Sicilia è ancora di ventiquattro morti e ventotto sopravvissuti, ma le ultime notizie fanno temere un'ecatombe. Uno dei sopravvissuti avrebbe riferito alla procura di Catania che a bordo dell'imbarcazione erano 950 le persone presenti, fra cui una cinquantina di bambini e circa duecento donne. Una cifra che renderebbe la tragedia la peggiore mai avvenuta nel Mediterraneo.

L'uomo, originario del Bangladesh, è stato portato in ospedale. Sconcertante il dettaglio riferito sulla sistemazione a bordo, ma non del tutto anomalo: molti, quasi un terzo, erano chiusi nella stiva, collocazione che non ha lasciato loro alcuno scampo nel momento in cui l'imbarcazione ha iniziato a inabissarsi, anche perché i trafficanti avevano serrato i portelloni per non farli uscire.

"Siamo partiti da un porto a cinquanta chilometri da Tripoli - ha detto il giovane ricoverato all'ospedale Cannizzaro di Catania - ci hanno caricati sul peschereccio e molti migranti sono stati chiusi nella stiva. I trafficanti hanno bloccato i portelloni per non farli uscire".

Il segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon ha sollecitato la comunità internazionale a farsi carico della protezione dei rifugiati, mentre oggi ne discuteranno i ministri degli Esteri dell'Unione europea al consiglio Affari esteri in agenda a Lussemburgo. Ban Ki-moon si è detto "scioccato e profondamente addolorato" e ha chiesto alla comunità internazionale di "dare prova di solidarietà e di condivisione dell'onere di questa crisi". Quindi, ricordando che sono almeno milleseicento le persone morte dall'inizio dell'anno nel tentativo di attraversare il Mediterraneo, il segretario dell'Onu ha denunciato come questa sia diventata "la rotta più letale al mondo per migranti e richiedenti asilo".

Il capo della diplomazia Ue, Federica Mogherini, ha precisato che oggi presenterà "una serie di proposte per la Libia, una delle principali rotte del traffico illegale di migranti", durante il consiglio Affari esteri incentrato sul possibile sostegno Ue a un governo di unità nazionale libico, attualmente in discussione tra le parti con la mediazione dell'Onu. La Ue è sotto accusa da parte delle organizzazioni internazionali e umanitarie che reclamano "una operazione Mare Nostrum europea", ovvero il ritorno alla missione di salvataggio operata dall'Italia e sostituita quest'anno da Triton, che prevede un livello di sorveglianza più modesto.

Senza tenere conto di quest'ultima tragedia, sono oltre novecento gli immigrati che hanno perso la vita dall'inizio dell'anno cercando di effettuare la traversata fra la Libia e l'Italia, contro le meno di cinquanta vittime registrate nello stesso periodo dello scorso anno, quando era operativa Mare Nostrum. 

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