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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca

Conte "apre i porti", ma solo per chi è salvato dalla Marina: sequestrata a Lampedusa la Mare Jonio

Il premier spegne sul nascere il nuovo scontro sul tema migranti con il Viminale dopo il salvataggio di 36 persone a opera della Marina Militare. A Lampedusa invece la Mare Jonio che aveva salvato altri 30 uomini e donne da un gommone. Salvini: "Porti chiusi"

Il premier Giuseppe Conte "apre i porti" e spegne sul nascere il nuovo scontro sul tema migranti con il ministro dell'Interno Matteo Salvini. Ma la "guerra alle Ong" che salvano esseri umani nel Mediterraneo messa in atto da mesi dall'esecutivo è tutt'altro che terminata, anzi. E con due settimane di campagna elettorale ancora da vivere, i toni non si abbasseranno nemmeno all'interno del governo, con lo scontro Trenta-Salvini non ancora sopito.

Gli "amici europei" sono stati "molto solleciti" a rispondere alle richieste dell'Italia circa le 36 persone salvate al largo della Libia dalla nave della Marina Militare Cigala Fulgosi, quindi il caso verrà risolto "quanto prima". Lo dice il presidente del Consiglio Giuseppe Conte, a margine del vertice Ue  informale di Sibiu, in Romania. "All'ordine del giorno - afferma - è  la nave militare che ha raccolto dei migranti a bordo. Ne ho approfittato per parlarne con i partner europei: ho avuto già la disponibilità di Malta, Francia e Lussemburgo a prendere alcuni migranti. Attendo la risposta, ma c'è apertura e disponibilità, da parte di Germania, Spagna e Portogallo. Devo dire la verità che gli amici europei si sono mostrati molto solleciti rispetto alle mie richieste, quindi adesso quanto prima risolveremo anche questo caso", conclude. E' stato poi reso noto che sono stati tutti trasferiti sull'unità Stromboli, che farà sbarcare i migranti al porto militare di Augusta.

Matteo Salvini dal palco di un comizio nelle Marche aveva detto: "C'è una nave della Marina militare che in acque libiche ha raccolto 40 immigrati, io porti non ne do. Perché in acque libiche? Peraltro pattugliate dalla guardia costiera libica che ieri in pieno ramadan ha soccorso salvato e portato indietro più di 200 immigrati. O si lavora tutti nella stessa direzione o non può esserci un ministro dell'interno che chiude i porti e qualcun altro che raccoglie i migranti. E' vero che bisogna chiarire alcune vicende all'interno del governo".

Trenta contro Salvini: "Ormai è battaglia quotidiana"

"Finché lo fa contro di me è tutto secondo copione. Ma non pensi di poter attaccare i militari e ú nel caso specifico ú la Marina. Si tratta di servitori dello Stato che fanno ogni giorno il proprio dovere e io non consentirò a nessuno di offendere il loro lavoro". E' quanto afferma la ministra della Difesa, Elisabetta Trenta, in un colloquio sul Corriere della Sera, riferendosi al vicepremier Matteo Salvini. "Ormai è una battaglia quotidiana, ma tra due settimane ci sono le Europee e Salvini è in piena campagna elettorale. Per lui ogni pretesto è buono per attaccarmi. Sinceramente credo che non valga nemmeno la pena rispondere", ha sottolineato la ministra "commentando con i suoi - scrive il quotidiano - le parole del titolare del Viminale Matteo Salvini che annuncia porti chiusi".

Migranti, Marina militare non è intervenuta in acque libiche

A differenza di quanto detto da Salvini, la nave militare italiana sarebbe intervenuta non in acque libiche, ma a 43 miglia dalla costa, quindi in acque internazionali. Al punto che la Marina italiana si era sentita in dovere di precisare in una nota: "Il barcone soccorso imbarcava acqua e quindi era in procinto di affondare, con le persone a bordo prive di salvagenti che erano in imminente pericolo di vita.  Il soccorso è stato effettuato dalla nave Cigala Fulgosi che in aderenza alle stringenti normative nazionali ed internazionali ha recuperato 36 persone di cui 2 donne e 8 bambini. Nave Cigala Fulgosi, unità della Marina militare italiana, fa parte dell'operazione 'Mare Sicuro' e sta conducendo "attività di presenza, sorveglianza e deterrenza, anche in ragione all'attuale situazione di sicurezza presente in Libia. Tale unità - ricordava la Marina - è posta in particolare a protezione distante di nave 'Capri', anch'essa facente parte dell'operazione 'Mare Sicuro', che si trova ormeggiata in porto a Tripoli per fornire assistenza tecnico-logistica ai mezzi della Marina militare e della Guardia Costiera libica. L'unità è anche a salvaguardia del personale italiano presente a Tripoli nonchè delle piattaforme estrattive dell'Eni presenti al largo delle coste libiche".

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Migranti, a Lampedusa le 30 persone salvate da Mare Jonio

La nave Mare Jonio ieri ha soccorso 30 persone "da un gommone in avaria in acque internazionali, 40 miglia al largo della Libia". A darne notizia in un tweet è stata la stessa ong Mediterranea. "Abbiamo chiesto porto sicuro - si legge nel messaggio postato - al centro di coordinamento italiano. Immensa gioia per le vite in salvo".

"Le donne incinte sono due. I minori, oltre a una piccola di un anno, sono 4 non accompagnati". In un altro tweet Mediterranea ha poi postato una foto: "Ecco la bimba di un anno salvata dalla morte in mare e dalla guerra in #Libia dalla nave #MareJonio. Questa immagine è la più grande ricompensa per chi in questi mesi ha sostenuto Mediterranea #SavingHumans".

Salvini però è netto: "Un conto è una nave della Marina militare, che attraverso il suo ministro di riferimento si assumerà le proprie responsabilità - dice il ministro dell'Interno e vicepremier - un altro una nave di privati o dei centri sociali come la Mare Jonio. Per loro, i porti restano chiusi".

"La Mare Jonio ha chiesto al Centro di coordinamento dei soccorsi italiano (MRCC di Roma) un porto sicuro. Ci è stata inoltrata una mail del Viminale che chiede di fare riferimento alle "Autorità Libiche", quelle di un paese in guerra dove i diritti umani non esistono" riferisce su Twitter la Ong.

È falso che la presenza di Ong nel Mediterraneo spinga più migranti a partire

Mare Jonio a Lampedusa, Viminale: "Nave sequestrata"

"I 30 naufraghi salvati ieri dal mare e dalla guerra sono sbarcati a Lampedusa" dalla nave Mare Jonio: "Benvenuti in Europa", scrive su Twitter la ong Mediterranea.

La nave sarà sequstrata, precisano fonti del Viminale. La Guardia di Finanza sta procedendo a un ''sequestro di iniziativa'' della nave Mare Jonio. "È il motivo per cui - spiegano le stesse fonti ad Adnkronos - la nave è a Lampedusa. Le Fiamme Gialle erano salite a bordo rilevando alcune irregolarità". L'accusa sarebbe favoreggiamento dell'immigrazione clandestina.

Accuse respinte al mittente dal capo missione Beppe Caccia: "Nessuna irregolarità, tutta propaganda. Il sorriso di una bimba ci ripaga".

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