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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, cos'è e come funziona il diritto d'asilo: facciamo chiarezza

La circolare inviata dal ministro dell'Interno Salvini alle prefetture italiane punta a ridurre  i riconoscimenti della protezione umanitaria: le differenze tra rifugiato, protezione sussidiaria e umanitaria

Il ministro dell'Interno e vicepremier Matteo Salvini ha chiesto controlli più rigorosi e una 'stretta' sull'arrivo dei migranti in Italia,  nella circolare inviata alle prefetture italiane e ai responsabili delle commissioni per il riconoscimento delle tutele internazionali. Una direttiva che ha l'obiettivo di ridurre i riconoscimenti della protezione umanitaria che riguardano la stragrande maggioranza delle domande accolte rispetto ai rifugiati in senso stretto. Un tema tornato di grande attualità dopo le ultime vicende che hanno coinvolto le ong e le navi Aquarius e Lifeline. Ma cosa prevede e come funziona il diritto d'asilo? Ecco quello che c'è da sapere.

Cos'è il diritto d'asilo

Il diritto d'asilo è una nozione giuridica che consente a una persona perseguitata nel suo paese d'origine di chiedere protezione a un'altra autorità sovrana o a un paese straniero. Un richiedente asilo, quindi, è colui che trovandosi fuori dal proprio Paese presenta domanda di asilo in un altro Stato al fine di ottenere il riconoscimento dello status di rifugiato (in base a quanto prevede la Convenzione di Ginevra sui rifugiati del 1951) oppure per ottenere altre forme di protezione internazionale. Il richiedente asilo ha diritto di soggiornare nel Paese competente a esaminare la sua domanda fino al momento della decisione finale.

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La definizione di “rifugiato”

La Convenzione di Ginevra sui rifugiati, che l'Italia ha firmato, all'articolo 1 definisce 'rifugiato' "chiunque nel giustificato timore d'essere perseguitato per ragioni di razza, religione, cittadinanza, appartenenza a un determinato gruppo sociale o per opinioni politiche, si trova fuori dello Stato di cui possiede la cittadinanza e non può o, per tale timore, non vuole domandare la protezione di detto Stato; oppure chiunque, essendo apolide e trovandosi fuori dei suo Stato di domicilio in seguito a tali avvenimenti, non può o, per il timore sopra indicato, non vuole ritornarvi".

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Cos'è la protezione sussidiaria

C'è poi la 'protezione sussidiaria', una forma di protezione che viene riconosciuta nel caso in cui il richiedente asilo non possa tornare nel suo paese d'origine perché, a causa di un conflitto armato, rischierebbe di subire "un grave danno". E' la condizione, ad esempio, di chi fugge da un luogo in cui è in corso una guerra.

La protezione umanitaria

 La terza categoria di protezione internazionale, è quella riconosciuta al beneficiario di protezione umanitaria, il quale, anche se non ha diritto alla protezione internazionale ha comunque bisogno di una forma di assistenza o protezione in quanto no può essere allontanato per via di gravi condizioni personali.

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