Migranti, allarme Unhcr: "Aumentano morti in mare, inaccettabile"
I migranti salvati dalla nave della Marina saranno accolti in cinque paesi europei e, in gran parte, ospitati dal Vaticano. Il benvenuto della città di Genova. Cei: "Chiesa italiana lavora per accoglienza non mediatica". Salvini attacca procure "buoniste"
L'allarme dell'Alto commissario Onu per i rifugiati, Filippo Grandi, ospite al Festival dell'Economia di Trento, è chiaro. Dal momento in cui le Ong "hanno dovuto ridurre i salvataggi in mare, sono calati anche gli interventi ma la proporzione di morti rispetto a quelli che arrivano continua ad aumentare ed è inaccettabile".
"Diminuire la capacità dei salvataggi in mare - ha aggiunto - è un attentato alla cultura e alla tradizione europea" secondo Grandi
"Il salvataggio in mare tra tutti i gesti umanitari è forse il più esemplare", aggiunge Grandi, difendendo il ruolo delle Ong che "svolgono un lavoro molto importante". L'Unhcr ha un budget "di circa 3,5-4 miliardi l'anno per occuparsi di 70 milioni di persone con operazioni spesso costosissime perché si svolgono in aree di conflitto". In tutto per le agenzie per gli interventi umanitari "la spesa è di circa 20-22 miliardi di euro all'anno, cifra irrisoria se paragonata a qualsiasi voce dei bilanci degli Stati, ad esempio, per le spese militari".
"Purtroppo - continua Grandi - l'intervento umanitario è quasi sempre una risposta al fallimento della politica. Quando un conflitto non è risolto in sede politica ha conseguenze sui civili che devono essere affrontate con risorse umanitarie fatte su base volontaria. Oggi è difficilissimo risolvere i conflitti", perché "il Consiglio di sicurezza dell'Onu è paralizzato su quasi ogni dossier. La macchina della politica internazionale è inceppata, e la risposta viene quindi trasferita al comparto umanitario. Una logica estremamente complessa".
“Quello che ho visto nei centri di detenzione in Libia non l’ho mai visto da nessuna parte del mondo. Si tratta di veri e propri campi di concentramento, noi cerchiamo di portare via il maggior numero di persone, ma non è certo la soluzione” Filippo Grandi al @economicsfest
— annalisa camilli (@annalisacamilli) 1 giugno 2019
Genova, migranti saranno redistribuiti in Europa e Vaticano
E' stata installata una tensostruttura a Calata Bettolo, nel porto di Genova, per le visite e l'assistenza sanitaria ai circa 100 migranti, salvati al largo della Libia dalla nave della Marina Militare e arrivati oggi nello scalo genovese. Tra le persone a bordo nella nave Cigala Fulgosi ci sono anche donne, alcune delle quali incinte, e bambini. Nel pomeriggio di ieri sulla Lanterna, simbolo di Genova, è intanto apparso un messaggio di benvenuto: uno striscione rosso con una scritta bianca ("Benvenuti") è stato sistemato dai portuali della Compagnia Unica come segno di accoglienza per i migranti in arrivo.
''Dopo alcuni giorni di lavoro possiamo confermare che nessuno degli immigrati a bordo della nave della Marina diretta a Genova sarà a carico degli italiani. Grazie alle nostre buone relazioni, una parte degli extracomunitari sarà accolta in altri cinque paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dal Vaticano, che ringraziamo per la sensibilità''. Lo dice il ministro dell'Interno Matteo Salvini.
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Cei a Salvini: "Chiesa italiana lavora per accoglienza non mediatica"
Il ministero dell'Interno "chiede disponibilità, la Chiesa italiana offre la sua collaborazione. Si vuole lavorare in maniera tale che l'accoglienza sia lontana da riti mediatici, a beneficio di tutti". Don Ivan Maffeis, portavoce della Cei, sintetizza in questi termini all'Adnkronos la posizione della Chiesa italiana dopo che il vicepremier Matteo Salvini ha fatto sapere che una parte degli immigrati a bordo della Marina diretta a Genova sarà accolta in altri cinque paesi europei mentre tutti gli altri saranno ospitati dalla Chiesa italiana.
Il leader del Carroccio, a proposito del dissequestro della nave Sea Watch, parla invece di "politica buonista di alcune procure: dopo Firenze anche Agrigento. Non mi stupirebbe l'apertura di un procedimento penale a mio carico da parte del tribunale dei ministri di Catania''.