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Giovedì, 25 Aprile 2024
Mediterraneo centrale

Migranti, nuovi sbarchi: l'hotspot di Lampedusa è già al collasso

Il sindaco di Pozzallo: "E' inevitabile ormai la presenza nel Mediterraneo di una forza militare europea". Salvini contro Lamorgese

Sono 57 i migranti approdati nella notte a Lampedusa. Viaggiavano a bordo di un barchino di 8 metri, lasciato alla deriva, intercettato dagli uomini della Guardia di finanza a circa 8 miglia dalle coste dell'isola. Si aggiungono ai due gruppi approdati ieri sulla più grande delle Pelagie: 126 rintracciati dalla Capitaneria di porto a una trentina di miglia e 79 intercettati a circa 15 miglia a bordo di un barchino sequestrato. Tutti dopo i controlli sanitari sono stati condotti nell'hotspot di contrada Imbriacola, dove ormai le presenze hanno superato quota mille

Un barcone con 450 migranti scortato dalla guardia di finanza e dalla Capitaneria è a Pozzallo "La macchina dell'accoglienza è pronta", afferma il sindaco, Roberto Ammatuna. "Con la bella stagione in arrivo è probabile l'intensificarsi anche di questa tipologia di sbarchi autonomi. E' inevitabile ormai la presenza nel Mediterraneo di una forza militare europea. Il salvataggio di migliaia di vite umane non può essere soltanto prerogativa di qualche ong".

La Marina militare tunisina ha nelle scorse ore tratto in salvo ieri 22 connazionali che erano a bordo di un gommone in difficoltà, al largo di Kelibia. Lo ha reso noto il ministero della Difesa di Tunisi in un comunicato, precisando che il salvataggio è avvenuto a 17 km a sudest di Kelibia, nel governatorato di Nabeul. 

Come dimostrato dai numeri, da anni, non esiste alcun pull factor delle navi umanitarie, le partenze dalla Libia non sono legate alla presenza o meno delle navi delle Ong sulla rotta del Mediterraneo Centrale. Lo European University Institute nel 2019 ha pubblicato uno studio scritto da due ricercatori italiani, Matteo Villa (dell'Ispi) ed Eugenio Cusumano (dell'Eiu), da cui emerge che non ci sono evidenze empiriche che l'attività delle Ong nel Mediterraneo centrale tra il 2014 e il 2019 abbia influito sulle partenze irregolari di migranti dalla Libia. I numeri certificati dicono che le partenze dalla Libia non sono collegate alle attività di salvataggio in mare. 

E, non a sorpresa, dopo mesi di calma piatta il tema sbarchi torna al centro del dibattito politico. "Ma il ministro Lamorgese cosa sta (o non sta) facendo, mentre gli sbarchi sono fuori controllo e io sono a processo per averli quasi azzerati? Intendo chiedere a Draghi un impegno diretto, gli italiani non si meritano un'altra estate di caos e problemi", dice il leader della Lega Matteo Salvini.

In molti prevedono una lunga estate di salvataggi e conseguenti blocchi al largo, senza una strategia complessiva. Intanto in mare in queste ore ci sono ancora due navi Ong cariche di migranti: la Geo Barents di Medici senza frontiere ne ha a bordo 470 (195 sono minori), la Sea Watch 4 ne trasporta 145. Entrambe le navi sono a ridosso delle coste della Sicilia in attesa di conoscere dalle autorità italiane il porto dove poterli sbarcare.

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