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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Migranti, le navi Ong tornano nel Mediterraneo centrale: "A Natale salviamo vite"

Durante le feste di fine anno ci saranno missioni di soccorso di varie Ong sulla rotta del Mediterraneo Centrale. Bloccate sotto sequestro quattro navi: "Con il nuovo governo non è cambiato nulla". Caso Gregoretti, chiesta autorizzazione a procedere per Salvini

Nei giorni delle feste di fine anno ci saranno missioni di soccorso con navi umanitarie di varie Ong sulla rotta del Mediterraneo Centrale. Alcuni giorni fa è ripartita da Marsiglia, in Francia, la Ocean Viking di Sos Mediterranée e Medici senza frontiere, dal porto di Napoli ha fatto rotta verso sud la nave spagnola Open Arms e lo farà a breve da Palermo anche la nave Alan Kurdi della tedesca Sea-eye. 

Open Arms nel Mediterraneo centrale: "Natale lo passiamo a salvare vite"

"Salpiamo! La missione 72 fa rotta verso il Mediterraneo centrale, la frontiera più letale del pianeta - dicono da Open Arms - questo Natale lo passeremo lì per proteggere chi rischia la vita".

Restano bloccate in porto in Sicilia, sotto sequestro amministrativo, la neve dell’ong tedesca Sea Watch, le due imbarcazioni di Mediterranea (Mare Jonio e Alex) e la Eleonore della organizzazione tedesca Lifeline. Le Ong hanno ripetutamente sollecitato il governo Pd-M5s a "liberare" le navi, ma su questo specifico punto poco o nulla è cambiato rispetto al passato. E' in corso la prevedibilmente lunga battaglia legale davanti a vari tribunali amministrativi.

Ong: "Con il nuovo governo non è cambiato nulla"

"Con il nuovo governo non è cambiato nulla. A oggi sono 4 le navi sotto sequestro. C’è grande delusione da parte nostra: siamo consapevoli che ci vogliano tempi tecnici e le cose non cambiano da un giorno all’altro ma sono passati  3 mesi dall’insediamento" ha detto qualche giorno fa Giorgia Linardi, portavoce in Italia per Sea Watch.

"Per abolire totalmente i decreti sicurezza, dobbiamo vincere le elezioni e battere Salvini" ha detto il segretario del Pd Nicola Zingaretti a Carta Bianca. I decreti sicurezza non saranno quindi aboliti.

"La linea dell'orizzonte sulle nostre spiagge nasconde un'enorme fossa comune. Migliaia di persone inghiottite dalle acque del Mediterraneo mentre cercavano un futuro migliore. A che distanza dalla riva si perde il diritto alla vita? Ve lo siete mai chiesto?" si chiede su Twitter Open Arms.

Vale la pena ricordare che la presenza di Ong sulla rotta del Mediterraneo centrale non influisce in alcun modo sul numero di partenze. Si parte dalla Libia a prescindere dall'eventuale presenza di navi umanitarie. Il pull factor, retorica "sovranista" a parte, non esiste.

Mediterraneo Occidentale e Orientale: le "altre" rotte dei migranti

Non c'è solo la rotta Libia-Italia. Da gennaio al 6 novembre di quest’anno la rotta del Mediterraneo occidentale (quella che da Maghreb porta alla Spagna) è costata la vita ad almeno 324 persone, nonostante il calo delle partenze. Due giorni fa sette migranti morti e venti dispersi: erano su un barcone che si è ribaltato ieri al largo del Marocco.

Per quel che riguarda invece la rotta del Mediterraneo orientale (Turchia-Grecia) ci sono 40mila i richiedenti asilo (tra cui migliaia di minori non accompagnati) ospitati nei campi delle isole di Samos, Lesbo, Chios, Kos e Leros. A questi se ne aggiungono altri 50mila in altri siti della Grecia. La situazione secondo le autorità greche è "al limite".

Salvini, "chiesta autorizzazione a procedere per sequestro di persona" 

"Oggi mi è arrivata questa. Sarei colpevole di reato di sequestro di persona aggravato per aver 'privato della libertà personale 131 immigrati presenti sulla nave Gregoretti'. Rischio fino a 15 anni di carcere. Questo è il più grave". Lo ha detto l'ex ministro dell'Interno Matteo Salvini ieri sera a Fuori dal coro su Rete4 mostrando la lettera con la quale gli è stata notificata la richiesta dell'autorizzazione a procedere nei suoi confronti avanzata dal Tribunale dei Ministri di Catania al presidente del Senato.

"Ritengo che sia una vergogna che un ministro che ha difeso i confini del suo Paese possa essere processato per essersi occupato della sicurezza dei suoi cittadini. Vorrei sapere quanto costerà alla collettività questo processo", ha aggiunto, sottolineando: "Mi spiace che tribunali italiani, oggi intasati, debbano perdere tempo per indagare un ministro che ha fatto quello che gli italiani gli hanno chiesto di fare". La scorsa estate 131 migranti furono trattenuti per diversi giorni a bordo della nave militare Gregoretti; il tribunale dei ministri di Catania ha quindi espresso parere rispetto opposto al procuratore Zuccaro che aveva chiesto l’archiviazione per Salvini.

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