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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Italia

Da Gennaio 1443 morti nel Mediterraneo: "Non è una crisi migratoria ma umanitaria"

Rispetto allo stesso periodo dello scorso anno l'Onu ha registrato un calo dell'80% degli sbarchi di migranti in Italia, un calo di oltre il 50% complessivamente in Europa

La Spagna ha superato l'Italia per numero di arrivi di migranti dall'inizio dell'anno. Al 15 luglio 2018 sono in totale oltre 18mila i migranti sbarcati sulle coste spagnole, lungo la rotta del Mediterraneo occidentale, rispetto ai 17.827 arrivati attraverso la rotta centrale dalla Libia all'Italia. Sono i dati diffusi oggi dall'Organizzazione Internazionale delle Migrazioni, agenzia delle Nazioni Unite. E in Spagna sono oltre 892 le persone tratte in salvo nel solo fine settimana al largo delle coste andaluse.

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Dall'inizio del 2018 l'ondata migratoria tuttavia ha visto un rallentamento: sono in totale 50.872 i migranti e rifugiati giunti in Europa via mare registrati dall'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim), la metà rispetto allo stesso periodo del 2017. Come certifica anche l'agenzia europea per il controllo delle frontiere "frontex" il numero di migranti arrivati in Italia a giugno attraverso la rotta centro-mediterranea è crollato a 3.000, l'87% in meno di giugno 2017. "In generale, nella prima metà del 2018 il numero degli attraversamenti irregolari nella Ue (60.430) è quasi dimezzato rispetto a un anno fa".

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Eppure 1.443 persone sono morte mentre tentavano di raggiungere le coste europee. La rotta del Mediterraneo centrale verso l'Italia resta la più letale, con 1.104 vittime registrate dall'inizio del 2018, quasi quattro volte il numero di annegamenti notificati sulla rotta per la Spagna (294), benché i numeri degli arrivi nei due Paesi siano quasi identici.

Non solo. I dati mostrano una sproporzione di morti in relazione al crollo delle partenze dai porti dell'Africa: un'incontrovertibile conferma che senza le barche delle Ong le aree Sar sono sempre più pericolose per i migranti in viaggio su carrette fatiscenti. 

Consulta tutti i dati forniti dall'agenzia delle Nazioni Unite

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