La protesta dei migranti positivi a Foggia: "Vogliamo tornare a lavorare"
Quattordici cittadini africani, tutti asintomatici ma attualmente ricoverati all'ospedale D'Avanzo hanno protestato perché volevano essere dimessi per poter tornare nei campi
Quattordici cittadini africani positivi al coronavirus Sars-CoV-2, tutti asintomatici ma attualmente ricoverati nel reparto post acuzie dell'ospedale D'Avanzo di Foggia hanno protestato mercoledì sera perché volevano essere dimessi per poter tornare a lavorare nei campi. Sul posto sono intervenuti gli agenti della polizia ma anche i mediatori culturali e il personale medico. I migranti ricoverati provengono da Guinea, Gambia e Nigeria.
"Sono in costante contatto con il questore di Foggia - ha dichiarato Ansa il direttore generale Vitangelo Dattoli. La situazione è sotto controllo, la polizia ha presidiato la struttura tutta la notte. Dei 14 stranieri tre sono quelli più facinorosi".
"Intanto - prosegue - in giornata potrebbero essere dimessi già 4 pazienti africani". A quanto si apprende la protesta è iniziata verso le 14, poi la situazione sembrava rientrata; ma alle 20 è arrivata una nuova richiesta di intervento alla polizia perché i migranti stavano lanciando degli oggetti dal terzo piano della struttura sanitaria.
Fortunatamente dopo l'intervento sia dei mediatori culturali che degli agenti la situazione è tornata alla normalità.