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Mercoledì, 24 Aprile 2024
Cronaca Italia

Migranti, ondata di sbarchi: 700 a Catania e Palermo, tre cadaveri sulle navi delle Ong

Oltre 1600 profughi sono già sbarcati o in viaggio verso i porti italiani. Sono almeno 3.100 i migranti morti o dispersi nel 2017 mentre tentavano la traversata dalla Libia all'Italia, molti di più muoiono in Libia. E Human Rights Watch ora accusa l'Europa

Migranti, il mare in burrasca non arresta la nuova ondata di barconi nel Mediterraneo diretti verso la Sicilia. Oltre 1600 profughi sono già sbarcati o in viaggio verso i porti italiani.

Nelle ultime ore sono arrivati a Catania 513 migranti a bordo della nave della Ong Aquarius; a Palermo invece sono approdati 210 migranti salvati dalla nave Santa Maria; 177 sono i migranti destinati ad Augusta a bordo della nave Echo.

Come riporta Palermo Today tra i migranti sbarcati oggi anche una donna incinta, che è stata trasferita in ospedale, e una decina di bambini. Sul posto, come di consueto, è entrata in azione la task force per l’accoglienza, coordinata dalla Prefettura: i minori non accompagnati saranno presi in carico dal Comune.

Altre 420 persone sono a bordo della Sea Watch 3, anch'essa di una Ong, come la Open Arms a bordo della quale ci sono 315 migranti e tre salme. Tra loro il corpo senza vita di un neonato e di un bambino.

La Guardia costiera libica ha soccorso ieri circa 250 migranti al largo della costa occidentale. Lo ha detto oggi il portavoce della Guardia costiera, Ayoub Qasim, precisando che il soccorso è avvenuto in due operazioni condotte al largo di Mellita e di Zuara, a circa un centinaio di chilometri a Ovest di Tripoli. Secondo quanto riportato dal Libya Observer, le due imbarcazioni sono state portate ieri alla base navale di Tripoli, dove è stata offerta assistenza umanitaria e medica ai migranti, poi consegnati all'Agenzia per l'immigrazione illegale.

Human Rights Watch: "Nessuno ritorni in Libia"

Le autorità europee non dovrebbero rinviare in Libia i migranti che cercano di raggiungere l'Europa fino a quando nel Paese del Nord Africa non saranno garantite condizioni di sicurezza. E' quanto ha detto il direttore di Human Rights Watch, Kenneth Roth, in un'intervista concessa alla France presse in occasione della presentazione del World Report 2018.

Nel rapporto si afferma che proprio "la crisi migratoria nel Mediterraneo centrale ha mostrato al resto del mondo che sta ignorando il disastro dei diritti umani in Libia a proprio pericolo", e che per "stabilizzare la situazione in Libia occorre adottare misure" per mettere fine all'impunità di quanti commettono abusi.

"Il modo in cui i migranti vengono trattati in Libia è orrendo, raccogliamo continuamente testimonianze di lavori forzati, abusi sessuali, torture, nessuno dovrebbe essere riportato con la forza in Libia oggi".

Roth accusa l'Unione europea: "Sta cercando di fare indirettamente quello che non può fare direttamente, addestrando la guardia costiera libica così che i libici possano semplicemente riportare i migranti in mano ai trafficanti".

"L'Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) ha detto che sono più i migranti che muoiono in Libia di quelli che perdono la vita tentando la traversata del Mediterraneo questo dà l'idea di quanto siano gravi le condizioni".

Migranti, quanti morti nel Mediterraneo

Sono almeno 3.100 i migranti morti o dispersi nel 2017 mentre tentavano la traversata dalla Libia all'Italia. "L'Europa ha la responsabilità di controllare le proprie frontiere, nessuno contesta questo - ha concluso - ma dovrebbe cercare di limitare l'arrivo dei migranti investendo economicamente nei loro paesi o agendo contro le repressioni da cui fuggono".

Da inizio anno sono ripresi gli sbarchi: i dati dell'Unhcr mostrano oltre 3mila sbarchi in 18 giorni, mentre si stimano che già 180 persone abbiano perso la vita. Nel 2017 gli sbarchi furono 171.332 mentre oltre tremila persone si stimano morte o disperse. Nel 2016 furono 362.753 gli arrivi in Europa mentre i morti oltre 5.000. Ma il vero e proprio boom è stato registrato nel 2015 quando gli sbarchi furono oltre un milione e quasi 4mila i morti e dispersi. Nel 2014 l'ondata migratoria era iniziata con 216mila migranti e 3.538 morti.

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