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Giovedì, 18 Aprile 2024
Dopo la strage di Cutro

Arrivi a raffica di migranti (tutti soccorsi)

Maxi dispositivo di soccorso, in campo anche la Marina militare. In 500 sono giunti su un peschereccio sovraffollato a Crotone. In quattro giorni oltre 4mila sbarchi complessivi. La Guardia costiera ieri dopo 5 anni ha ripreso a fare comunicati molto dettagliati. Oggi manifestazione a Cutro

Arrivi record di migranti verso l'Italia. Oltre 4mila in quattro giorni. Solo nelle ultime 24 ore 1.300 persone. Un'imbarcazione con 500 migranti è arrivata nella notte al porto di Crotone. La Guardia costiera ha chiesto il supporto della Marina militare. A Lampedusa nuovi sbarchi dalla rotta del Mediterraneo centrale, secondo Frontex gli arrivi dall'Africa sono aumentati nel 2023 del 116% rispetto all'anno scorso.

Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha firmato il decreto approvato dal Cdm due giorni fa a Cutro: ha autorizzato la presentazione alle Camere del relativo disegno di legge di conversione. Il provvedimento, intitolato "Disposizioni urgenti in materia di flussi di ingresso legale dei lavoratori stranieri e di prevenzione e contrasto all'immigrazione irregolare", è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Un decreto che fa già molto discutere

Il mare continua a restituire corpi di migranti: la vittima numero 74 del naufragio di Steccato di Cutro, il cui corpo è stato recuperato oggi, è una bambina.

Sbarchi a raffica

Un imponente dispositivo di soccorso è stato attivato ieri per salvare le persone in mare. Non ci sono navi Ong a poter dare una mano. Per dare supporto alla Guardia costiera nelle operazioni, è intervenuta così anche una nave della marina militare. "La Guardia costiera in difficoltà nell'area Sar Italiana, a sud ovest della Sicilia orientale e a sud ovest del Mar Ionio, durante interventi di propria competenza - fanno sapere dal ministero della Difesa - ha chiesto supporto alla Marina Militare. È stato disposto l'immediato intervento di Nave Sirio, già presente nell'area per le proprie attività operative, a integrazione dei mezzi della Guardia costiera attualmente impegnati sulla scena luogo dell'azione".

Ieri oltre mille persone sono segnalate in pericolo al largo delle coste della Calabria. Le motovedette Cp 320, Cp 322 e Cp 329 della Guardia costiera sono intervenute per prestare soccorso a un barcone con circa 500 migranti a bordo. Nave Dattilo e le motovedette Sar Cp 326 e Cp 325, invece, sono intervenute per altre due carrette del mare con circa 800 migranti che si trovavano a circa 100 miglia a sud est di Roccella Ionica. I soccorsi sono coordinati dalla Centrale operativa della Guardia costiera di Roma in area di responsabilità Sar italiana. Le operazioni sono state "particolarmente complesse per il numero elevato di persone presenti a bordo delle imbarcazioni alla deriva", spiegano dalla Guardia costiera. Sabato in mattinata è poi arrivata al porto di Reggio Calabria la Dattilo con a bordo 584 migranti, tra cui 70 donne e bambini.

La Guardia costiera ieri dopo circa cinque anni ha ripreso a fare comunicati molto dettagliati, come ha notato per primo il giornalista di Radio Radicale Sergio Scandura. Viene naturale vedere in questa svolta comunicativa un segnale forte, secondo uno dei cronisti più attenti a raccontare la rotta del Mediterraneo centrale. Una svolta parafrasabile con una sorta di "noi i salvataggi li facciamo: per i disastri citofonare Viminale in capo alla linea di comando". Le scorie del naufragio del Summer Love a Cutro e le eventuali zone grigie nella catena di comando, tutte da dimostrare, che hanno fatto sì che in quella drammatica notte di fine febbraio non venisse attivata un'operazione di ricerca e soccorso in mare, si faranno sentire ancora a lungo.

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500 persone a Crotone

E' attraccata al porto di Crotone poco dopo la mezzanotte un'imbarcazione che trasportava circa 500 migranti soccorsi al largo della costa calabrese dalla guardia costiera. Si tratta di un peschereccio in pessime condizioni, che stava navigando in un mare forza 6. La barca è arrivata scordata da tre motovedette della Capitaneria di Porto di Crotone e protetta da un rimorchiatore. Le operazioni di sbarco sono iniziate poco prima dell'una. I migranti sono stati condotti al centro di accoglienza di Isola di Capo Rizzuto.

Sono tutti in salvo. In 500 erano a bordo di un peschereccio di 20 metri. Il peschereccio intercettato nel pomeriggio dalla Guardia costiera, sotto scorta, è giunto fino a due miglia da Capocolonna utilizzando propulsione autonoma nonostante le condizioni del mare - forza 4 sotto costa - fossero difficili per una barca in pessime condizioni e sovraffollata. In vista dell'arrivo a Crotone, dove il mare si era rinforzato, l'imbarcazione è stata affiancata dal rimorchiatore 'Alessandro Secondo' di Crotone che, come si dice in gergo, l'ha "presa a pacchetto" legandola sul proprio lato di dritta con delle cime. In questo modo il peschereccio è potuto arrivare in sicurezza nel porto di Crotone. A bordo uomini e minori, in gran parte provenienti dall'Afghanistan. Le operazioni di sbarco, coordinate dalla Prefettura di Crotone, sono state svolte dalla polizia. I migranti sono stati condotti nel centro di accoglienza di Sant'Anna. 

"E' andato tutto bene", racconta all'Adnkronos un marinaio sul rimorchiatore mentre sta facendo le manovre per l'ormeggio al porto, in piena notte. "Il mare era agitato ma ci siamo avvicinati all'imbarcazione e l'abbiamo affiancata fino ad arrivare qui al porto". In queste ore la Guardia costiera è impegnata in numerosi altri eventi 'Sar' che hanno visto l'intervento di diversi mezzi aeronavali.

Cosa cambia in concreto sui migranti (slogan a parte) 

Alarm Phone sabato mattina ha comunicato di essere in contatto con altri 47 migranti su una barca alla deriva.
Sono partiti dalla Libia. Le condizioni meteo sono critiche, serve un soccorso immediato.

Oggi manifestazione a Cutro

"Fermare la strage, subito! La strage di Cutro non è stato un incidente imprevedibile. È solo l'ultima di una lunghissima serie di tragedie che si potevano e si dovevano evitare". Recita così l'appello sottoscritto dal Tavolo Asilo e Immigrazione, dalla rete 26 Febbraio, dalle Ong impegnate in operazioni di ricerca e soccorso, dalle reti locali della Calabria, dall'AOI, dalle tante organizzazioni locali e nazionali che hanno deciso di promuovere una manifestazione sulla spiaggia di Cutro oggi 11 marzo, alle 14.30, per esprimere indignazione per quanto accaduto e solidarietà con le famiglie delle vittime.

La manifestazione di Cutro è il primo importante appuntamento nazionale di un percorso di iniziative e mobilitazioni che le reti intendono organizzare. Studenti, attivisti, sindacati oggi in piazza nel paesino calabrese dopo il naufragio: attese migliaia di persone. Parola d'ordine: "Basta morti in mare".

"Saró in Calabria a Cutro per manifestare la vicinanza e la solidarietà con le famiglie delle vittime del naufragio, portare loro il cordoglio e per partecipare alla manifestazione organizzata dalla rete di associazioni per chiedere il ritiro del decreto sulle Ong e quello licenziato dal governo per accontentare la linea repressiva di Salvini e - soprattutto - per chiedere la verità sui mancati soccorsi": lo comunica il co-portavoce di Europa Verde e deputato di Alleanza Verdi e Sinistra Angelo Bonelli.

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