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Venerdì, 29 Marzo 2024
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Chiedono il pizzo ai borseggiatori in stazione: due poliziotti condannati a sette anni

Cosimo Tropeano e Donato Melella sono stati ritenuti colpevoli di induzione indebita e ricettazione. Anziché arrestarle avrebbero estorto denaro alle borseggiatrici rom che derubavano i passeggeri in transito

MILANO - Anziché arrestarle, avrebbero chiesto il pizzo alle borseggiatrici rom che derubavano i passeggeri in transito alla stazione centrale di Milano per "non denunciarle". Minacciandole che, in caso contrario avrebbero fatto "portare via" i loro bambini.

Per questo, scrive MilanoToday, due agenti della Squadra Mobile di Milano, Cosimo Tropeano e Donato Melella, sono stati condannati a sette anni di carcere ciascuno. I giudici della quarta sezione penale del Tribunale di Milano li hanno ritenuti colpevoli di induzione indebita e ricettazione.

Il ha inoltre disposto nei loro confronti l'interdizione perpetua dai pubblici uffici, dichiarando estinto il loro rapporto di lavoro con l'amministrazione dello Stato. In pratica, se la loro condanna diventerà definitiva, i due non potranno più lavorare in Polizia.

I giudici della quarta sezione penale - collegio presieduto da Oscar Magi -, oltre ad accogliere le richieste di condanna del pm Letizia Mannella, hanno anche dichiarato i due agenti interdetti in perpetuo dai pubblici uffici e in stato di interdizione legale per la durata della pena.

A Tropeano e Melella, che erano già stati sospesi dal servizio dalla Questura dopo che erano finiti agli arresti domiciliari, il Tribunale ha anche confiscato mille e cinquecento euro ciascuno, cioè la cifra che si sarebbero intascati.

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