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Venerdì, 19 Aprile 2024
No Expo

Milano, i NoExpo per il centro: scontri e cariche con la polizia

Lancio di pietre, fumogeni e vetrine imbrattate. Ma nessun incidente alla manifestazione. Crescono i timori in vista della giornata inaugurale: innalzato il livello dei controlli a Milano

Lo avevano detto che li avremmo incontrati per le strade e così hanno fatto: sono arrivati in piazza i No Expo, il movimento che ha iniziato a crearsi proprio quando Milano nel 2008 è stata scelta come città ospitante del grande evento che verrà inaugurato il primo maggio 2015. 
A poche ore dall'apertura dei cancelli del polo di Rho, che ospita i padiglioni dei vari paesi che partecipano all'esposizione, Milano si è riempita di coloro che sono contrari al grande evento. Già da ieri erano cominciate le iniziative del movimento in quelle che sono state definite dagli stessi organizzatori "le cinque giornate di Milano", che culmineranno nella manifestazione MayDay, la parata che ogni anno sfila per le vie della città, quest'anno interamente dedicata al mondo dell'antagonismo che "Expo non la vuole". 

La manifestazione degli studenti è partita da Piazza Cairoli, dove due persone si sono arrampicate sull'Expo Gate per srotolare uno striscione che recitava: "Da tutti gli studenti No a Expo".  Poi il corteo ha iniziato a sfilare per la città e le tensioni con le forze dell'ordine non sono mancate. Diverse sono state le azioni durante la sfilata: è stata imbrattata la sede dell'agenzia interinale Man Power e non sono mancate le cariche della polizia. 

GUARDA IL VIDEO DEGLI SCONTRI CON LA POLIZIA 

Si tratta della seconda delle "Cinque giornate di Milano" che vedono la mobilitazione dell'universo italiano e non solo contro la "truffa" dell'Esposizione universale: "Vogliono nutrire il Pianeta ma vogliono farlo con cheesburger e Coca Cola, con gli scandali e con le speculazioni" gridano al microfono dal camion che apre la protesta davanti a un grande striscione con la scritta "No Expo". 7

Milano, i NoExpo per il centro: scontri e cariche con la polizia | Foto da Twitter

ALLARME SICUREZZA - Dopo le proteste il ministro dell'Interno Angelino Alfano ha già garantito che ci sarà estrema severità contro i violenti: "Abbiamo il dovere di garantire la possibilità e il diritto di manifestare - ha detto il ministro - ma chi manifesta non ha il diritto di sfasciare la città e di rovinare la manifestazione. Per cui noi faremo di tutto per garantire questo equilibrio, il diritto a manifestare non vuol dire il diritto a rovinare la festa di tutti gli altri". 

Contro i violenti si è schierato anche il ministro dell'Ambiente, Gian Luca Galletti: "Ho sempre molto rispetto per chi manifesta, ma non ne comprendo i motivi e soprattutto la contrapposizione con il messaggio sociale e morale di Expo: si parla di nutrizione, di energia, di trovare una soluzione alle diseguaglianze globali. Il governo e' disponibile ad ascoltare tutti, basta che la protesta resti civile e non si sfoci nella violenza". 

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