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Venerdì, 19 Aprile 2024
Processo Ruby / Milano

Minetti al processo Ruby: "Non mi vergogno"

A sorpresa la consigliera regionale della Lombardia si presenta in tribunale. E davanti ai microfoni si difende: "Nessun imbarazzo"

"Non mi vergogno". Così la consigliera lombarda del Pdl Nicole Minetti ha risposto ai cronisti che le chiedevano se avesse provato imbarazzo o vergogna dopo avere ascoltato l'amica Melania Tumini che aveva appena concluso la sua deposizione raccontando del bunga bunga al processo in corso a Milano e che vede imputati la Minetti, Lele Mora e Emilio Fede.



La Minetti è stata letteralmente assediata dai cronisti, dai fotografi e dagli operatori televisivi nel corso di una breve pausa dopo il dettagliato racconto della Tumini che ha ribadito in aula quanto aveva visto il 19 settembre 2010 nella villa di Silvio Berlusconi ad Arcore dove era stata invitata dalla Minetti e a cui partecipavano tra le 20 e 30 ragazze.

Il racconto della Tumini - La Tumini ha nuovamente raccontato in aula di aver visto, con grande imbarazzo, dopo la cena, di "palpeggiamenti e baci", di ragazze che si toccavano sul sedere o sul seno tra di loro o che erano oggetto di queste attenzioni da parte dell'allora presidente del Consiglio che "erano in competizione tra loro e facevano di tutto per farsi notare e per essere la preferita di Berlusconi".



Minetti in tribunale - La consigliera del Pdl si è presentata a sorpresa in un elegante tailleur nero al tribunale di Milano per assistere al processo che la vede imputata per induzione e favoreggiamento della prostituzione anche minorile, con Lele Mora ed Emilio Fede. Se si esclude l'udienza preliminare davanti al Gup, è la prima volta che la Minetti partecipa a un'udienza del processo in corso alla quinta sezione penale, mentre gli altri imputati hanno sempre disertato l'aula.

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